sabato 15 aprile 2017

la storia di Maria Maddalena



Sapete come vivevo, ci conoscevamo di notte e ci evitavamo di giorno. Così era del Cristo. Di notte venivano e di giorno volgevano la faccia. Pensai: “Eccomi, infima, e si vergognano di me alla luce del sole. Ma anch’Egli, l’altissimo Profeta, viene schivato di giorno. In ciò l’ultima e il supremo sono pari”.

Volli dunque recarmi da Lui di giorno e tenderGli la mano. Indossai la veste migliore e la collana di Smirne e mi profumai i capelli. E andai da Lui, per dire alla gente: “Ecco, di giorno si incontrano l’infima e l’eccelso, che voi egualmente evitate”. E quando Lo vidi, seduto fra i pescatori, coperto con un sacco, restai dall’altra parte e non potevo avvicinarmi. La folla passava tra noi ed evitava entrambi. Così si decise la mia vita. Poiché Egli disse al Suo discepolo prediletto: “Prendi questo pizzico di polvere e portalo a quella donna, che lo cambi con la sua collana. In verità hanno più vita queste ceneri che quelle pietre; poiché dalle ceneri posso creare pietre, ma dalle pietre null’altro che polvere”.

Il resto lo sapete. Non mi condannò. Si limitò a pesare le mie catene e i lacci della vergogna caddero in polvere. Decise con semplicità.

Non esitava mai a inviare l’oggetto più semplice, che decideva una vita. Lo toccava come per immergerlo nello spirito. La Sua via era deserta; poiché la gente, avuti i doni, presto s’allontanava.

E volendo imporre le Mani, trovava il vuoto. Quando già era condannato, le furie della vergogna Lo seguivano correndo e per scherno agitavano rami. Il prezzo del ladrone fu degno della folla.

In verità Egli spezzava le catene perché dava conoscenza senza prendere compenso.

(AGNI YOGA: Foglie del Giardino di Morya, Illuminazione)

domenica 24 giugno 2012

Signore del Fuoco

   "Tre Gerarchie hanno un significato profondo in questo mahamanvantara, la quarta o Gerarchia Creativa umana, e le due Gerarchie di deva, la quinta e la sesta. 
   La quarta Gerarchia, nel più ampio schema, è in realtà la nona, poiché cinque Gerarchie sono gia passate e sono considerate come pure astrazioni. In questo sistema, è la concretizzazione, è l’unione delle forme e dell’energia in un tutto coerente che ci riguarda. Nella nona, nella decima e nell’undicesima Gerarchia sta la chiave della natura di Agni, Signore del Fuoco e totalità della vitalità sistemica.
   Colui che comprende il significato di questi numeri ed i reciproci rapporti come triplice divisione di una Unità nel tempo e nello spazio, scopre una delle chiavi che apriranno una porta finora chiusa. Questi sono i numeri del conseguimento o compimento, della potenzialità portata in piena attività, e della capacità innata che si manifesta col frutto perfetto. Ogni potenzialità sta nel potere energizzante e vitalizzante di Agni e nella Sua capacità di stimolazione. Egli è la vita stessa e la forza trascinante dell’evoluzione, dello sviluppo psichico e della coscienza. Questo fatto è nascosto in questi numeri, e non l’evoluzione della sostanza, che non è che un risultato derivante da cause psichiche. Questi tre numeri sono la base dei calcoli ciclici relativi ai cicli egoici ed ai cicli di Vishnu, che sono distinti dai cicli relativi al terzo aspetto. Gli studenti d’occultismo non hanno sufficientemente afferrato il fatto che l’oggettività è il risultato inevitabile di un’interiore vita cosciente soggettiva. Quando questo sarà meglio compreso, i corpi sul piano fisico, per esempio, saranno purificati, sviluppati e dotati di bellezza con lo sviluppo scientifico della psiche, lo svelamento dell’Ego e la stimolazione della vibrazione egoica. Ci si occuperà della causa e non dell’effetto, onde la crescente valutazione da parte della famiglia umana dello studio della psicologia, anche se per ora si studia solo il corpo kama-manasico e non ci si e ancora spinti fino alla coscienza egoica. I Signori lunari hanno fatto il loro tempo; ora Agni, come Signore solare della vita e dell’energia, assumerà la giusta importanza nella vita umana."
(Il Trattato del Fuoco Cosmico)


 M.M.

    "Quando avranno imparato a percepire la corrente dell’Infinito, gli uomini, anziché pregare, comanderanno agli elementi. Invece di starsene contenti di un "Dio" che lavora per loro, con le loro proprie fatiche e con l’energia psichica aiuteranno se stessi.
(Agni Yoga, Infinito I)

martedì 28 febbraio 2012

«Amate la battaglia»


 Elena Rerikh

“Come al solito, sempre e ovunque, chi ha vedute ristrette e scarsa cultura è propenso a giudicare gli altri secondo i suoi stessi desideri segreti, e naturalmente la questione del benessere materiale occupa per loro una posizione di primo piano e di rispetto. Pertanto tutti i loro sospetti sono diretti solitamente verso questo aspetto. … Dove i cittadini vedono tracce di attività che superano la loro coscienza, … con ottusa malizia e invidia cominciano a intessere sempre gli stessi schemi riguardanti qualche misteriosa fonte di risorse, di piani segreti, ecc. In tutti i secoli il vero bene fu sempre perseguitato, e solo l’orpello delle false verità è caro al cuore dell’uomo comune.

… la fine della persecuzione sarebbe l’inizio della decadenza. Esiste una legge terrena, secondo la quale dal momento in cui cessa la persecuzione e si ottiene il consenso generale, prende il sopravvento il degrado. La lotta è la base dell’esistenza e del progresso, senza lottare l’uomo diventa una nullità e si fa licenzioso. Oggi la battaglia è davvero più ampia e intensa, e non è possibile nominare un solo campo della vita in cui non avvenga uno scontro fra principi differenti. Per questo l’Insegnamento afferma: «Amate la battaglia». Ma noi dobbiamo lottare per trasferire questa battaglia su un piano più elevato; a tal fine è essenziale sviluppare e affermare la propria verità interiore penetrando più profondamente nell’Insegnamento, in noi stessi, e nell’aspra lotta con la nostra personalità. Eleveremo così noi stessi e tutti coloro che ci stanno attorno. E di nuovo siamo tornati all’alto concetto di educazione e di autoeducazione.”

(Elena Rerihk, "Lettere")

lunedì 25 luglio 2011

Quando avranno imparato a percepire la corrente dell’Infinito, gli uomini, anziché pregare, comanderanno agli elementi. Invece di starsene contenti di un Dio che lavora per loro, con le loro proprie fatiche e con l’energia psichica aiuteranno se stessi (scelto da Claudia)



...Verificate sino a che punto riuscite a capire il Mio linguaggio, ed esprimetelo nel vostro. Cercate di capire nello stesso modo i vostri sentimenti reciproci, e diteli con il cuore. Questo linguaggio di comprensione e di simpatia aprirà i primi Cancelli dell’Infinito.

2 - Dove la crosta terrestre termina per il geologo, per Noi comincia. Pregna delle emanazioni dei vostri atti e satura dei cristalli di oscurità del pensiero umano, essa offre una resistenza anche maggiore che la selce. Ma con lo sforzo incessante del pensiero questa sfera densa che tiene la Terra stretta fra gli artigli può essere dispersa come tenue vapore. Perché non dissolvere questi cumuli, se la scelta si pone fra il sentiero dell’Infinito e un ammasso di ostruzioni?............

3 - Nella coscienza umana è presente un concetto che è del tutto estraneo a quello del cosmo: il vuoto. Ma come si può pensare circondata di vuoto l’opera evolutiva, la creazione ardente del vostro pianeta! Non è difficile rendersi conto che ogni anche minimo inizio è concepito fra certi limiti. Allora perché non ammettere che sia proprio lo sconfinato che permette i mutamenti fisici? Chi mai saprebbe diminuirne la manifestazione? Il concetto di Illimitato non significa complessità; raffiguratevi semplicemente il terrestre che si trasfigura in uno stadio superiore. Non c’è limite allo sforzo verso l’alto. Ciò vuol dire che l’idea di continuità in tutte le cose e in ogni dimensione non è complessa. Non ponete limiti alle manifestazioni!  …......

4 - È possibile indirizzare la coscienza umana a disciplinare i pensieri sfrenati e inconsci. Ma è rischioso impartire troppo proprio quando tante menti producono caos. Lo sviluppo della conoscenza-diretta aiuterà il genere umano. Quando essa,
infallibile, mostrerà chiaro dove sia il caos e dove l’Infinito, quando distinguerà una manifestazione cosmica da una arbitraria, l’umanità avrà la chiave del sapere. Noi apprezziamo il telescopio prodotto dalla scienza, ma quello della conoscenza-diretta esplora l’Infinito. Il vostro impone spesa e fatica, mentre la sensibilità del Nostro apparato penetra dovunque. Il controllo dei pensieri inconsci porterà a comprendere le dimensioni dell’Infinito. La corrente del pensiero non ha limiti! In verità, dico, le possibilità che fluiscono dai luminari sono infinite. Gli astri delle sfere visibili ed invisibili si battono per affermare la Verità. I raggi possono guarire, creare, proteggere come uno scudo, manifestare la fiamma del Calice.  …......... .

8 - L’evoluzione del tutto non è distinta da quella di ogni singolo spirito: è come una sola spirale in moto perpetuo. La coscienza spirituale diretta alle Nostre alture accumula tesori e li offre in dono allo Spazio; arricchisce il pianeta. …...

9 - Sovente gli uomini si domandano, perplessi, se mai qualcosa esista oltre la coscienza. Certo nella loro comprensione il concetto di coscienza è limitato, perché ammette il, solo mondo visibile. La conoscenza resta vincolata e ristretta se non si estendono i confini del visibile. Ma guardiamo oltre le frontiere della conoscenza e del sapere umani; cerchiamo un granello di comprensione cosmica. Com’è bello il grande orizzonte! Com’è potente il pensiero che si affolla nello Spazio! Quali nuove vie si aprono, per la comunione con l’Infinito! Cercate questi tesori: sono la garanzia del vostro progresso. ...
Non i costumi dei popoli sono da studiare, ma la sostanza della loro coscienza. Quando avranno Imparato a percepire la corrente dell’Infinito, gli uomini, anziché pregare, comanderanno agli elementi. Invece di starsene contenti di un Dio che lavora per loro, con le loro proprie fatiche e con l’energia psichica aiuteranno se stessi. Perché sono soliti rivolgersi alle potenze cosmiche nei momenti di disperazione? Perché solo allora sono attratti dall’Infinito? Perché solo allora riconoscono le forze che chiamano sovrannaturali? Consiglio di pronunciare il Nome della Madre del Mondo non come simbolo, ma come sorgente di potere. Consiglio di invocare la Fonte dell’Infinito non come simbolo, ma come espressione di Eternità, come perpetua Generatrice di bellezza e Creatrice del firmamento.

10 - Il Respiro cosmico della Madre del Mondo pervade ogni cosa. In verità, tutto ne è impregnato: dai granelli infinitesimi di polvere alle grandiosità immensurabili, la vita muove e respira di quel Soffio. Perché dunque non conoscere il potere che muove l’Universo! Perché non meditare sull’essenza dell’Essere! Scandagliate il ritmo dell’energia cosmica, e capite quello evolutivo. Inalterabile in essenza è l’evoluzione, e la si misura dalle manifestazioni dell’Infinito.

12 - Vibrare con il ritmo del Cosmo significa realizzare tutta la grandiosità dell’Infinito. Tre sono i principi che si affermano lungo il corso dell’evoluzione. Cominciate con il dar prova di sapervi impegnare. Non restate indifferenti alla
Fonte che nutre voi e tutto ciò che esiste! Non fatelo! Pensateci bene, e vedrete che i Grandi che hanno lavorato e sofferto per l’umanità hanno alimentato la loro energia psichica immergendosi nell’Infinito. La loro estasi, mirante alla bellezza suprema, non ebbe limiti, né conobbe restrizioni il loro slancio verso il Decreto manifesto! Ripeto che l’immersione nel ritmo cosmico sintetizza l’Essere totale, nel
visibile e nell’invisibile. Tutti i culti, ad uno ad uno, hanno indicato i simboli della sintesi, ma con la mutilazione di quel concetto sono rimaste solo le distorsioni degli antichi misteri. Non si può predeterminare una manifestazione cosmica, ma è possibile evocare una tempesta cosmica; nello stesso modo, si possono evocare dallo spazio elementi necessari al pianeta.  ….....

13 - Con che semplice naturalezza gli uomini accettano l’inevitabile ritmo del giorno e della notte! Perché non applicare lo stesso concetto alla base del ciclo umano? Macro e microcosmo riflettono una sola e identica realtà. Perché allora gli uomini si convincono della notte eterna, quando sanno attendere con tanta semplicità il giorno successivo? Accogliete le correnti del moto incessante. Vi adatterete con la stessa naturalezza della pulsazione del Cosmo. Dolore e angoscia non servono! Dovrete accettare la vera vita del Cosmo, se volete davvero contemplare l’Infinito. La rotazione delle stagioni è per voi cosa normale, e vi aspettate i frutti del ritmo della natura. Esplorate i giacimenti metalliferi e costruite dighe per ricavare elettricità. Volgetevi invece ai tesori nascosti nelle sfere invisibili, a quel creato manifesto oltre i limiti della vostra comprensione. Il campo di lavoro è immenso! Percepite dunque il ritmo dell’Infinito e prendetevi parte. Dove sarà allora la notte? Quando vi sembrerà di udirne il silenzio, iniziano i canti alla Madre del Mondo. Né giorno, né notte: solo la Sua radianza!

14 - Allorché la vita planetaria sarà coordinata con le sfere superiori, le possibilità umane saranno migliori. Il ritmo delle nostre forze sarà triplicato e la ragione accetterà questo potere. Allora il Patto dei Saggi sarà adempiuto. L’intima mescolanza tra sfere visibili e invisibili è indissolubile: capite dunque che anche la vostra vita è indivisibile. Il respiro del Cosmo è il medesimo in ogni cosa. I periodi planetari dipendono dalle onde cosmiche; quindi chi nega ogni legame
tra lo spirito e i vortici cosmici non è sulla via della  conoscenza. È ammissibile che dell’Esistenza totale si percepisca un solo punto essenziale, e si pretenda di isolare un minuscolo granello dal Grande Intero? Come tracciare confini ristretti senza nuocere con ciò al proprio sviluppo? Solo il folle pone limiti a se stesso. Solo chi non sa cosa sia la Bellezza dice: “Ciò che esiste mi basta”.
L’asserzione delle forze cosmiche e infinite è chiara ;il processo eterno e vivificante agisce in ogni cosa. Una breve favilla accende il Fuoco cosmico. In verità: la scintilla del desiderio accende la torcia della conoscenza. Non ostruite il vostro sentiero. Basterà che vi impegnate a fondo, e l’essere vostro verrà inondato dalla radianza dell’Infinito.

Poiché fu il Buddha che definì l’essenza dell’Ego umano come processo, possiamo accettare la formula del “Leone”: nella vita quotidiana abituatevi al pensiero del moto eterno e non indugiate in oscuri recessi. La creatività attira il potere creativo. Osservate dunque le scintille del Cosmo. Scegliete fra l’ignoranza e la radiosità dell’Infinito!

16 - L’umanità comincerà a capire che realtà e illusione vengono da una stessa origine quando avrà compreso che il vaso datore di vita è uno solo. Se si adotta l’idea di separare il mondo visibile dall’invisibile, l’universo resta privo di senso.
Se si accetta che il sentiero sia casuale e termini nel vuoto, si dà prova di una ben misera immaginazione! Illusorio è solo ciò che non esiste; e il concetto di realtà va ampliato. Tutto vive e tutto si propaga. Lo Spazio porta in sé tutto ciò che generate. Sfruttiamone l’intera forza creativa! Una fissità immaginaria, con il vuoto oltre certi confini, è da Noi chiamata “oasi”, perché contiene la fonte della vostra saggezza. Invero, si può ben dire che !’idea illusoria di vuoto sia del tutto irrazionale!

20 - Si è soliti considerare il karma come quel volere e quella ricompensa che decidono il corso della vita, e anche come retribuzione. Ma nel suo vero significato il karma è lavoro. Non limitate l’attività del laboratorio dello spirito e ne vedrete i risultati.  ….....

21 - Sappiate che la legge del principio vitale ha un potere invincibile. La tensione della spirale dell’energia suprema pone in azione tutti gli elementi. L’accumularsi dell’energia nelle sfere del mondo dona varietà alla sostanza e suscita la facoltà
creativa. Il Cosmo non conosce periodi inattivi. Non c’è rifiuto, ma solo l’invito che l’uomo accetti tutti i doni dello Spazio. Perché dunque non usare l’energia cosmica per il massimo compito, per la gloriosa conquista di nuovi tesori? Il progresso della coscienza nella cognizione della volontà rivelerà l’Infinito.
…..

22 - La conoscenza spirituale fiorisce nella coscienza del vero Agni Yogi. La coscienza che include le correnti dello Spazio e comprende la formula dell’energia psichica può entrare nel vortice di Kundalini. Quando l’umanità imparerà a intendere e coordinare gli eventi con le complessità del Cosmo, la visione si farà più penetrante. Il concatenarsi degli avvenimenti e la perfetta comprensione di ciò che, come retaggio dei secoli, procede di periodo in periodo, può sospingere la coscienza a capire l’Infinito cosmico. Spirito, guarda indietro! Dove ti ha condotto il sapere del passato? Dove vedi confini, interruzioni, permanenza? E dove vedi sottomissione? Si risponde: “Non vedo nulla di tutto ciò; vedo solo il Regno sconfinato che ha creato l’essere nostro!”.
Tu, spirito che tendi al Creatore, rivolgiti alla Madre del Mondo. Proclama ciò che vedi. Lo Spazio si svela come espressione della massima capacità creativa. La sua immensità e le irrinunciabili forze cosmiche arricchiscono il nucleo dell’essere. Leve dell’evoluzione sono energie sottilissime che l’uomo può usare. Se accetterete il predestinato, l’effetto immediato vi condurrà avanti. Quando saprete volare nel nucleo dello spirito, comunicherete con i mondi superiori.


24 - La causalità è il motore dell’Universo. Sarebbe incongruo attendersi che il Loto della Benevolenza fiorisse per un atto di male. È comprensibile che l’effetto di una qualsiasi azione rifletta in modo diretto il proprio principio. Tutti ammettono che il germe della sfortuna venga facilmente destato da un ritmo identico. Una concezione, se è falsa, avvelena elementi inattivi. Ma l’elemento infuriato
intensifica il ritmo del Cosmo. Quando la radiazione dirige all’assimilazione cosciente di tutti i disegni delle onde cosmiche, accettateli. Le energie inutilizzate filano nello spazio come palle di cannone. Osservate che prima di tutto bisogna imbrigliare l’oceano del mondo; l’effetto deciderà poi l’esperimento.
Il firmamento terrestre ha gran bisogno che si sanino le sue crepe. Molte fontane hanno versato le formule divine. Con lo Scudo dell’Insegnamento si è prestato aiuto molte volte, ma i tesori inestimabili dello spirito sono andati dispersi in
frantumi nello spazio. Ma lo spazio accumula e raccoglie tutte le cose preziose che gli uomini scartano. Nulla si perde nel Cosmo, e la riserva è protetta. Quando lo avrete capito, scintille di conoscenza vi sveleranno tutti i misteri dell’Esistenza.
Il Fuoco è temuto da chi conosce solo la putredine della vita contemporanea. Ma chi capisce e accetta la causalità come ragione degli effetti è un chiaro seguace dell’evoluzione. Le emissioni invisibili del Cosmo sono luminose per l’occhio di chi cerca. Ma il mondo di chi crede che tutto si estingua con la propria fine non ha il minimo barlume.

25 - La rinascita di un paese è sempre dovuta a influenze cosmiche. L’agglomerato dei pensieri lanciati attira dallo Spazio quei filoni di emissioni che gli occorrono. Modelli di grandi scoperte fluttuano nello spazio. Chi riesce a intensificare la propria energia psichica con il ritmo delle energie cosmiche assimila tesori nella coscienza. Il dilatarsi della consapevolezza sospinge lungo la catena che connette fra loro tutte le forze creative del Cosmo. Un paese che abbia già molto accumulato dal tesoro comune declina quando prende a negare la causalità delle azioni cosmiche. Quando l’orgoglio umano trascina la coscienza al punto di inversione, e l’Ego diviene un idolo, i Cancelli si chiudono. La personalità riflette il sorriso dell’azione cosmica quando si considera parte inseparabile del Cosmo manifesto, esistente. In verità, l’uomo è la suprema espressione del Cosmo. In verità, è l’eletto predestinato a costruire e raccogliere tutti i tesori dell’Universo. In verità, “uomo” significa essere creativo. Tanto tempo fa la chiave gli fu affidata, ma quando la rivelazione lo illuminò, apparvero quelli che spengono i fuochi. Diciamo che quando i vostri sentieri convergeranno nel sole capirete l’intera grandiosità del Cosmo. Concepite il sole come garanzia di una nuova scienza. Accettate il Fuoco dell’Infinito come illuminazione, come espressione della Nostra presenza reale. Accettate ciò che abbiamo predisposto.

… .
Nell’Infinito esistono tanti stadi quanti sono i livelli della conoscenza. Tutte le cose sono in mutua relazione. Tutte reciprocamente si attirano e tutto si riflette nell’oceano insondabile della creatività. ….Lo spirito capace di assimilare il supremo sul pianeta e consapevole dell’incompiutezza di una sola esistenza, come aquila sale libero in volo nella vita, verso il sole di conoscenza, sopra il deserto. Allo spirito è dato di conoscere i fuochi del Cosmo!

27 - L’incommensura con il fine non trova posto negli annali del moto evolutivo. Le antiche affermazioni simboliche circa il fuoco esprimono nel modo migliore la verità che non esiste dissoluzione nel vuoto. Le antiche scritture asseriscono che il fuoco, consumato il combustibile, non si annienta, ma torna allo stato primario, in forma invisibile, cioè alla sua più elevata espressione spaziale. Così è della nostra vita. Quando il corpo si è disfatto, sul sentiero della vita, chi può dire se si è dissolto nel nulla? Se una qualsiasi catena di azioni viene utilizzata dal Cosmo, e qualunque trasformazione comporta un susseguirsi di altri mutamenti, come non percepire le infinite catene dell’ascesa spirituale? Il fuoco è un segno che nella sua forma suprema e invisibile contiene tutti gli elementi. Lo spirito che lascia la Terra e quello che vi ritorna portano in sé l’asserzione di tutti i principi. Differiscono solo per la misura degli accumuli. E dunque su, verso le vette irraggiungibili dell’Infinito! 

28 - La Mente del Cosmo è onnipresente. In tutto lo Spazio la sua legge governa. Incalcolabili ne sono gli effetti e le combinazioni sempre nuove. Dal chimismo dei luminari alle funzioni delle espressioni vitali essa regola il principio dell’Essere. È una questione che ha turbato molte coscienze. È arduo negare la Mente cosmica onnipotente, che impregna tutti gli strati del firmamento col suo Respiro. Ma gli
uomini usano allontanarsi di proposito dalla verità. Quando lo spirito illuso da Maya brama un riposo momentaneo, dissipa le luci migliori del Cosmo.
L’illuminazione atterrisce chi non la vuole. Avete ragione a dire che il Buddha dovette dare al mondo l’idea di Nirvana perché pochi sono disposti a lavorare In eterno per creare forme nuove. Il Nirvana non è che una tappa degli infiniti periodi cosmici. I nostri discepoli, che ammassano il retaggio terrestre, possono rallegrarsi, e lanciarsi in coscienza verso i mondi superiori. Non è meglio servire la grande, perenne trasformazione dall’infimo al sublime, anziché vivere schiavi del ristagno? Notate che anche barriere di poco conto sono causa di putrefazione. Molti sono gli esempi di relitti che, perdurando, distrussero certe sfere. Qual è l’effetto della stasi di volontà e di coscienza? Il ristagno può generare la più terribile esplosione. Ma una sola scintilla del fuoco di uno spirito all’unisono con il Cosmo può pacificare una nazione intera. Lo spirito risoluto a lavorare senza soste trascina seco quelli che lottano con impegno. Così il pensiero ardente accende un ponte nello spazio e il magnete dello spirito splende per impulso del Cosmo.

31 - L’uso di tutte le espressioni delle formule primarie del Loto cosmico dovrebbe guidare l’evoluzione umana. Quando lo spirito si servirà del Fuoco spaziale e il soffio della Verità toccherà la Fonte della Vita, si potrà attestare un cambiamento
di coscienza. La trottola, che gira attorno al proprio asse, simboleggia il destino dell’uomo dissociatosi dal moto eterno. Chi porta il Loto, chi è pronto a unirsi al Cosmo e presenta ben diversificate le luci dei centri incarna il costruttore della vita e commensura la contrazione dei centri con la loro apertura. Definiamo con esattezza il principio vitale. Il Loto aperto avvolge ogni cosa; le luci differenziate dei suoi petali fiammeggianti ruotano e si protendono in tutte le direzioni. Quando il Fuoco sacro, che rappresenta lo spirito, è in contatto con l’Essere totale, l’anello cosmico e la ruota della vita muovono congiunti.
La trottola dalla punta aguzza non corrisponde allo spirito raffinato. Lo spirito che alla superficie liscia o poco mossa preferisce le grandi ondate cosmiche in verità conosce l’Infinito. La formula che offriamo muove avanti, verso i molteplici fuochi spaziali. Quando l’umanità accetterà l’Infinito, il destino verrà compreso non come punizione ma
come espansione cosmica. La bellezza della vastità della vita si valuta in base alla coscienza della capacità creativa.
Noi parliamo ripetutamente del Fuoco per amore dell’umanità. Sapete fino a che punto il pensiero umano necessiti di una nuova fiaccola!

33 - Nell’assimilare i fuochi cosmici tutto l’organismo si rigenera e gli elementi estranei vengono eliminati dalla sua stessa fiamma. Lo spirito armato vince di suo proprio impeto; perciò l’Infinito indica il Fuoco onnipervadente come il segno
prescritto che risana.
Ad ognuno è commessa la ricerca della via al mondo superiore; ma quando l’umanità si illude che la trasmutazione prescritta dello spirito e di tutti gli accumuli possa avvenire per azione dall’esterno, la leva del Cosmo scende ad annientarli. Solo di propria mano, di volontà propria, di proprio sforzo e lavoro lo spirito può farsi collaboratore cosciente dell’Infinito. La leva calerà sugli orizzonti ristretti per demolire ciò che oscura il corso evolutivo; Ma la leva delle azioni di tutta la vita, intesa come unione con la sfera superiore, scenderà come Fuoco che rigenera. Esprimere l’unità indivisibile e realizzare il nucleo dello spirito come creatore: ecco la formula migliore del principio dell’Essere.

…......
Osserviamo l’uomo che di proposito scruta con impegno il velo della Madre del Mondo. Vedremo che, fra tutte le inesauribili e innumerevoli coscienze, questo guerriero, acceso di fuochi cosmici, viene generato là dove arde il potere
dell’Infinito. Ma in Terra egli porta un calice colmo fino all’orlo. Mirabile è trasporre questo concetto là, nella vera vita! In verità, soltanto la cognizione dell’Infinito unirà tutti gli elementi. L’espressione della vita cosmica sarà rivelata
come una formula nel pensiero cosciente. 

37 - Da una cosa nasce l’altra, nella trasmutazione e nel moto eterno delle forze universali della vita manifesta. Lo spirito, malgrado le sue innumerevoli forme, sovente si incatena a una sola delle sue espressioni. Questa adesione molto lo ostacola; essa devia il corso del cerchio, perché forze insostituibili passano oltre. Se realizzassimo l’intera catena predestinata delle vite cosmiche, impiegheremmo tutta l’energia cosmica, e lo spirito del creatore manifesto traccerebbe per noi il sentiero rivelato. [La volontà è un creatore possente: come forza frenante si innalza sulle energie rivelate e non assimilate]. La volontà è un creatore possente: come forza dominante vola sopra le energie già rivelate a noi ma non ancora assimilate. Evocatene la forza vitale! Lanciatevi nella direzione delle onde cosmiche! Desiderate con ardore le energie spaziali! Sappiate volere con coraggio! Assumete in coscienza, audacemente, che infinito è il numero delle vostre forme! In verità, la vita viene trasmutata dallo spirito e dal volere! E le energie si manifestano senza fine.

( Alexander posso chiederti di tradurre questa parte sopra in nero che non mi è chiara??)

39 - Allorché gli elementi si differenziarono, la forza cosmica non si disunì. L’apparenza eterogenea dei fuochi cosmici è un solo giro della ruota di Fohat. Fohat è in ogni cosa, e molteplici ne sono le espressioni. Urusvati conosce le miriadi di scintille di Fohat, quando le faville di Materia Matrix riempiono lo
spazio. Ogni scintilla è il principio dell’Essere. Ogni particella è il principio essenziale delle varie forme. Ogni atomo respira per azione di Fohat. Fohat e le sue scintille sono una sola cosa; e uno è l’Universo, in tutte le sue forme. La diversità è causata dalla rotazione, ma sempre secondo la legge. Il potere
rotatorio e attrattivo arricchisce il Cosmo, esprimendo le attività dei fuochi. Le onde spaziali suscitano, per effetto, la facoltà di creare in modo cosciente. La creatività del Cosmo e l’impulso della coscienza sono i propulsori dell’energia;
quindi nulla può dissociarsi nell’Eternità. Lo Spazio è una struttura che migliora di continuo, e grande è la sovrabbondanza di tensione delle forze acceleratrici.

40 - Ho detto, tanto tempo fa, che la morte sta nel compimento! Solo per azione incessante si procede verso la bellezza. Perfino in stato di Pralaya la sostanza conserva il suo moto. È impossibile concepire un punto di arresto nel Cosmo. È impossibile porre un arresto persino alla categoria dei fenomeni usuali, se si ammette una causa precedente. Quell’arresto della vita, di cui si pensa, non esiste. Nel ristagno della sospensione non può generarsi un moto accelerato. Un processo che diventi invisibile, non per questo cessa di essere alimentato dal Fuoco creativo. Quando si pensa di risparmiare la facoltà ricettiva, Noi consigliamo, al contrario, di avanzare, avanzare, avanzare! E quanto più veloci, tanto meglio! La ricezione veloce favorisce reazioni rapide, e dove le forze crescono di intensità l’attrazione è inevitabile. La legge è una sola in tutto il Cosmo. Gli ostacoli che inducono debolezza nello spirito sono causa di fallimento; ma quelli che lo costringono alla lotta con tutto il suo fuoco sono come impeti creativi. Insegnano gli antichi saggi: “Evocate l’ora della battaglia; non evitate gli ostacoli”. Chi evade non si salva, pospone soltanto. Chi non teme di partecipare al moto eterno e infinito può veracemente configurarsi in un guerriero. La sua prontezza e la pressione esercitata dal ritmo lo trasporteranno nello splendore del Cosmo. Segnatevelo: indugi e paura sbarrano le vie allo spirito.

41 - La collaborazione delle forze cosmiche, una volta acquisita, avvicina alla fonte dell’energia atomica. La scienza potrebbe raggiungere la tensione di questa energia, se solo la coscienza esplodesse. Molto si può trarre dalle complesse
combinazioni cosmiche. I concetti terreni sono o coniati in modo uniforme o viziati di pregiudizi. Siate in comunione con l’Infinito, siatene parte, siate parte di tutta la bellezza dell’energia universale. Non Ci stancheremo di riproporvi l’energia dell’Infinito. Quando il genere umano capirà le scintille di Fohat e accetterà le innumerevoli manifestazioni della materia non ancora dotata di coesione, nuove formule saranno espresse. Metà delle manifestazioni delle forze cosmiche attendono l’uomo nell’Eternità. Perché non usare tutti i poteri della radioattività e le miriadi di raggi! Ciò che questo pianeta deve ancora estrarre dalla Fonte primaria è reso evidente dal concetto di Infinito. Le proprietà dei fuochi cosmici lo hanno stratificato e permeato; e l’uomo, come un mago, può dirigere il proprio potere magnetico a suo piacimento. Può tendere il proprio impegno e lanciare la propria energia psichica nello Spazio. La chiarezza di pensiero sospinge in questa direzione. Noi non parliamo di formule magiche, ma vogliamo avviare lo spirito dell’uomo verso possibilità illimitate. Credere che tutto sia illusorio finisce per limitare l’espressione di sé. La cosmogonia e l’astrochimica sono scienze pratiche quanto la geografia e la storia. Se solo sapeste ciò che i Grandi hanno visto, capireste l’immensità della materia non concatenata. Non templi misteriosi, ma il Sacramento dell’Infinito!

martedì 19 luglio 2011

i segni del Cristo

I Segni del Cristo (N.Rerikh)

     La Stella di Allahabad indicava la via. E così visitammo Sarnath e Gaya. Ovunque vedemmo profanata la religione. Sulla via del ritorno, sotto la luna piena, occorse il memorabile detto del Cristo.
     Durante la marcia notturna la guida smarrì la strada. Dopo averlo cercato, trovai il Cristo seduto su una duna di sabbia intento a guardare le sabbie inondate dal chiaro di luna.
     Gli dissi: “Abbiamo perso la strada. Dobbiamo attendere l’indicazione delle stelle”.
     “Rossul M., che cos’è una strada per Noi, quando il mondo intero Ci attende?”
     Poi, presa la Sua canna di bambù, tracciò un quadrato attorno all’orma del Suo piede, dicendo: “In verità, dico, con piedi umani”.
     E, premuto il palmo, circondò anche quello con un quadrato: “In verità con mani umane”.
     Fra i quadrati disegnò la figura di un pilastro sormontato da un arco. 

     Disse: “Oh come l’Aum dovrà penetrare nella coscienza umana! Ho qui tracciato un pistillo con sopra un arco, e ho posto le basi in quattro direzioni. Quando coi piedi e con le mani l’uomo avrà eretto il Tempio in cui fiorirà il pistillo posto da Me, allora lasciate che i Costruttori passino pure per la Mia Via. Perché dovremmo attendere la via, se Ci sta dinanzi?”. Quindi, levatosi, cancellò con la canna ogni segno.
     "Quando il Nome del Tempio sarà pronunciato, l’iscrizione affiorerà. In ricordo della Mia costellazione, il quadrato e nove stelle splenderanno sul Tempio. Il segno del piede e della mano sarà inciso sulla Pietra d’Angolo”.
     Così parlò Egli Stesso, alla vigilia della luna nuova.
     E il calore del deserto era grande.

(Sui Crocevia d'Oriente, E.Rerikh)


    258 - Noi affermiamo la realizzazione “con le mani dell’uomo”. Perché insistiamo sulla necessità di agire con le mani? Sembrerebbe più semplice aggiungere alcune energie sottili alle possibilità umane. Ma, ripeto, il nocciolo della questione sta nella coscienza. Fintanto che le energie sottili non sono comprese non giovano. L’energia non realizzata coscientemente può persino essere distruttiva; come un elemento sfrenato, può demolire i dintorni. In vero la comprensione è già quasi padronanza, ed è già commensura. Finché il genere umano non intenderà la sostanza dell’energia, è essenziale insistere sul principio: “Con le mani dell’uomo”.
    Noi non diminuiamo le possibilità, anzi provvediamo un’uscita dalle condizioni attuali. È tempo di accettare l’Incircondabile, la catena di energie indescrivibili così prossime a noi. Se il sale è sulla tavola, non è detto che lo si sia già gustato. (Agni Yoga)

martedì 5 luglio 2011

energia psichica - fonte primaria (Agni Yoga)

 Elena Ririkh

462 — Notate che all’energia psichica occorre un istante di libertà prima di agire. È necessario, per così dire, allentare le redini terrene per consentirle di unirsi alla Fonte Primaria. Sarebbe un errore gettare d’improvviso l’energia all’opera con impulsi terreni. Bisogna piuttosto segnarle un cammino, consolidando il legame con il Mondo Superiore: e questa omunione non sopporta comandi. Così non si costringe un piccione a volare, ma semplicemente lo si lascia libero, poiché sa dove andare. Nello stesso modo bisogna sprigionare l’energia psichica dalla gabbia della vita incarnata, allora si forma all’istante un legame magnetico.
Molti a questo proposito parlano di concentrazione, ma ciò presuppone uno stato di tensione, mentre quel che occorre è semplicemente liberare l’energia, che subito passa all’azione. Occorre pochissimo tempo per liberarla, meno di un secondo. Per prima cosa, dunque, liberate il rigioniero.
Molte favole narrano di un’entità poderosa e invisibile.

468 — Ricordiamo bene le qualità dell’energia psichica. Quando cominciano a osservare l’energia psichica, gli uomini di frequente dimenticano le sue proprietà primarie. Con le loro abitudini rendono complesse anche le ricerche più semplici. L’immediatezza è una qualità fondamentale dell’energia psichica, eppure gli uomini sono abituati a supporre che un pensiero prolungato sia più forte. In tal modo perdono di vista il fatto che il pensiero trascende il tempo.
Del pari trascurano di considerare che se il pensiero è prolungato entrano in attività molte emissioni mentali di varia natura. Quando si prolunga il pensiero il punto focale del messaggio va smarrito. L’immediatezza insegna che un breve impulso di pensiero è conforme alla natura essenziale dell’energia psichica.
Ma la rapidità di pensiero è una capacità da coltivare. Non solo la brevità, ma anche l’intensità del pensiero va armonizzata con l’emissione di energia psichica.

470 — L’energia psichica, come il cuore, non conosce riposo. L’attività del cuore non può arrestarsi che per brevi istanti, e anche il fluire dell’energia è incessante. Il cuore non è necessario, in senso fisico, durante il soggiorno nel Mondo Superiore, ma la corrente dell’energia psichica non può mai interrompersi. La costanza è dunque un’altra qualità fondamentale dell’energia. La forza motrice dell’energia è il moto a spirale dell’Universo intero. Si scorgono gloriose architetture nella totale armonia delle innumerevoli correnti di energia.

474 — L’energia psichica è chiamata anche “magnete”, e questa definizione ha molto di vero.
Certo la legge di attrazione e repulsione reagisce in modo speciale sull’energia psichica. Senza la cooperazione di quell’energia sarebbe impossibile osservare le proprietà positive e negative. Perciò, se si vuole insistere sulla capacità attrattiva dell’energia psichica è perfettamente adatto ricorrere alla similitudine del magnete.

479 — Certo è necessario riconoscere l’universalità dell’energia, altrimenti l’ignorante l’attribuirebbe solo all’uomo: sarebbe di nuovo una sminuizione.
La capacità di contenere si deve ampliare al punto da percepire il Respiro cosmico sia in basso che in alto.


giovedì 23 giugno 2011

chi è forte in spirito finirà per amare quella via difficile (Agni Yoga)

Himalayas (N.Rerikh)

522 - È giusto pensare che la rivelazione di un segreto non attenua il valore del mistero successivo. Si dice infatti che ogni rivelazione apre la porta alla seguente. Ma è anche vero che ogni segreto viene racchiuso fra muri più alti, di approccio sempre più arduo.
Chi ha paura sappia subito quali difficoltà lo attendono, sì da non illudersi con l’idea di facili conquiste. Presa la decisione, chi è forte in spirito finirà per amare quella via difficile, perché, altrimenti, come potrebbe collaudare sé stesso?
Grave errore è credere che tutte le invenzioni siano solo per facilitare la vita. Ciascuna di esse non è che un piccolo spiraglio aperto sull’Infinito, e un solo sguardo gettato da quell’apertura illustra la natura di chi lo fa. Non sono molti quelli che amano guardare nell’Infinito: i più sono atterriti alla vista della via senza fine. Anche in Terra, pochi sono i viaggiatori che hanno compreso questo moto progressivo.

domenica 19 giugno 2011

Rispondete solo quando siete certi che le vostre parole possono essere assorbite

M.M.



37 - Rispondete solo quando siete certi che le vostre parole possono essere assorbite. Spesso chi domanda non prevede la risposta. Allora è necessario scoprire una consonanza, prima di deviare il pensiero in una nuova direzione. È errato credere che una corrente che tronca un pensiero sia meno pericolosa di un coltello che recide un’arteria. Non si deve intercettare il pensiero altrui, ma infondere nuovo sangue vitale nutrendo il sistema nervoso. Le risposte non devono essere come i chiodi di una bara, ma come il raggio del medico. Una risposta differita può assumere forma di consiglio.
38 - Chi vuole collaborare dimostri di saper comprendere. Dite al medico: “Si può dar prova di genialità prescrivendo muschio, valeriana e resina di cedro. Si può dimostrare acutezza di osservazione descrivendo il flusso della vita. Si può dar prova di costanza avanzando verso il Maestro senza dubbi né pregiudizi”.
Con le evidenze della vita si mostra la qualità dei propri conseguimenti. E ogni loro misura viene giudicata per quel che vale. Ogni ora porta nuove possibilità inalienabili. Un evidente privilegio può essere ricevuto in modo evidente, così legittimamente sono preparate le conquiste.
(Agni Yoga)

sabato 11 giugno 2011

AGNI YOGA - AUM (scelto da Claudia, 11.06.11)



76 — Nessuno porta il pensiero di un altro. Si è responsabili solo dei propri giudizi di fronte al mondo. Ci fu un eremita che pregava semplicemente ripetendo, nella propria lingua: “Tu, Tu, Tu!” Diceva che in questa brevissima frase concentrava il massimo potere. Il linguaggio può variare, ma le coscienze tendono alla stessa meta.

297 — Uno strumento, se valido, dimostra nuove qualità nelle varie prove cui viene sottoposto. Invero, ciò che è di buona qualità non teme verifica. Ogni collaudo insegna nuove condizioni che altrimenti passerebbero inosservate. Chi teme la prova è un codardo ignorante. Quando un uomo è
pronto in cuor suo a passare per tutte le esperienze della vita, può pensare al progresso; sa infatti distinguere fra danno e utilità.
Che gioia consacrarsi al Bene comune, non in senso astratto, ma con un atto cosciente di progresso!

320 — Chi ama il sapere esatto deve saperlo accogliere. Molti si dicono devoti alla conoscenza esatta, ma di fatto rivestono ogni cosa con i variegati stracci del pregiudizio. Non si accorgono che le loro premesse sono infondate. Lamentano di aver poco da osservare e nello stesso tempo
trascurano gli eventi eccezionali. Vorrebbero che l’Universo si comportasse secondo lo stato della loro digestione, e rifiutano i fenomeni più evidenti se non si conformano ai loro umori. Ma è questa la via della conoscenza esatta? Dov’è la pazienza? Dov’è la buona volontà? Dov’è la ricerca instancabile? Dov’è la capacità di osservazione? Dov’è l’attenzione che apre le porte?
Non stancatevi di ripetere che le porte si spalancano prontamente quando non ci sono lagnanza, scontento e rifiuto.

325 — Sapere a chi vada il massimo vantaggio di un’opera di bene è il più misterioso dei segreti. Nessuno sa chi è stato aiutato dal proprio atto di bene. Si può supporre che un pensiero benefico raggiunga un certo uomo, ma resta solo una supposizione. Può essere che questo pensiero abbia aiutato grandemente un altro a voi sconosciuto. Tale pensiero è un messaggero di bene, e chi è salvato non conosce il suo salvatore; così la sua gratitudine si volge al Mondo Supremo. Volendo esprimere la pienezza della sua gratitudine guarda in alto, all’eterna Fornace del pensiero creativo.

327 — Un uomo non è tale se, lette tutte le scritture del Bene, non si è fatto paziente, non è tollerante, e non ha imparato la commensura. La gratitudine non sboccia in un cuore così duro. Sovente parlo della gratitudine in simboli diversi. È indispensabile comprendere la gratitudine — è il diamante dell’Esistenza.

328 — Il Mistero sorregge il mondo. Tutte le fedi parlano del Mistero, del Sacro. Ma è stato anche detto che tutti i segreti verranno svelati. Chi ama andare a caccia di contraddizioni può dunque esultare, e pensare di avere scoperto un’inconciliabile opposizione. Ma naturalmente giudica secondo le opinioni terrene, e del resto tutto ciò che è sovraterreno gli pare privo di senso. Se si applicano però le stesse parole al Mondo Sottile e al Mondo Superiore, le contraddizioni terrene trovano la loro spiegazione. Infatti, tutto ciò che in Terra si compie in segreto è palese nel piano superiore, mentre il Mistero inaccessibile si rivela logico nel piano dell’Infinito.
Bisogna saper valutare le contraddizioni terrene, che sono solo frutto di uno stato mentale limitato. Non appena si conoscono veramente i mondi superiori, le incoerenze terrene sono immediatamente risolte.

333 — Dove fissare il confine fra sdegno e irritazione, o fra turbamento e paura? Non ci sono parole che distinguano bene fra queste sensazioni, pressoché identiche. Ma un giorno la scienza scoprirà i mezzi per analizzare le secrezioni generate da ciascuna emozione. Si potrà allora, su basi rigorosamente chimiche, accertare dove e quando comincia un dato sentimento.
Il pendolo della vita mostra, con il suo moto, le variazioni dell’energia psichica: con la stessa precisione verrà determinata la qualità chimica dei sentimenti. Le oscillazioni di energia psichica segnalano una vibrazione continua e registrano persino le minime deviazioni energetiche. Anche le
proprietà chimiche dei sentimenti non possono essere costanti. Nel microcosmo umano si può osservare quanto intensamente si ripercuotano le vibrazioni cosmiche. Non pensate che tutte queste indagini siano inutili; all’opposto, l’apprendimento della natura dell’uomo non conduce forse al
perfezionamento del genere umano?

339 — Ogni secrezione, ogni respiro, emana energia psichica. L’uomo impregna lo spazio a profusione: perciò deve aver cura di migliorare la qualità dell’energia psichica. Se riconoscesse che ogni suo respiro è importante per lo spazio, risolverebbe di purificare il proprio respiro. Queste emanazioni psichiche si possono rivelare con il più semplice degli strumenti. Le oscillazioni del pendolo della vita indicano il continuo vibrare dell’energia. Lo stesso mezzo segnala le radiazioni che compongono l’aura, il che significa che le particelle dell’aura sono proiettate incessantemente nello spazio, e che l’energia psichica costruisce senza sosta una rete protettiva.
Chi sostiene che gli esperimenti sull’energia psichica sono inconcludenti, di solito è qualcuno che non riflette affatto sulla sua esistenza. Una profonda ignoranza contribuisce a inquinare l’atmosfera, e ciò è da prendersi alla lettera. Le medicine non servono per purificare il respiro.
Per purificare il respiro occorre l’energia psichica.

362 — Il valore di certi concetti morali deve essere esaminato non solo in senso spirituale, ma anche scientifico. Prendiamo ad esempio l’idea di fiducia: anche fra le popolazioni primitive il concetto di fiducia fu considerato come base per la comunione. Già nell’antichità gli uomini
riconoscevano la grande importanza di questo concetto. Fu solo in seguito, quando crebbe l’ipocrisia, che si cominciò ad assumere una maschera di falsità, convinti di poter ingannare la coscienza interiore. Ma lo sviluppo dei metodi scientifici consente di verificare il valore della vera fiducia.
Pensate a due uomini che conversano fra loro. Se esiste fiducia reciproca, le radiazioni sono eccellenti e migliorano persino la combinazione delle energie. Ma se uno dei due è ipocrita, o se diffidano l’uno dell’altro, l’aura risultante è repulsiva, macchiata di nero e di grigio. Inoltre, con la loro ipocrisia si danneggiano a vicenda, e non potrebbero trovare terreno migliore per favorire la germinazione delle loro malattie. Infine, anche lo spazio resta infetto da questo stolto impiego dell’energia.
Ecco perché non basta intendere la fiducia come concetto morale astratto. La fiducia va apprezzata anche come mezzo di salute.

363 — La fiducia è indispensabile per la comunione superiore. Se manca la fiducia è persino meglio evitare argomenti del genere, poiché ne deriverebbe oscenità invece che ispirazione. La sfiducia nelle azioni è come un’ulcera pestilenziale, non subito evidente sul corpo. Siate dunque molto cauti con i grandi concetti.

364 — Quando la fiducia è autentica, ogni atto dei collaboratori viene inteso come buono. Una loro definita azione viene considerata come necessaria. Non può sussistere sfiducia dove arde il fuoco del sentimento reciproco. Tutti gli altri aspetti della cooperazione sono da vedersi alla stessa stregua.

361 — La capacità di comprendere quali sono le idee che meno fra tutte vengono percepite da chi ascolta, consente di distinguere la via migliore per raggiungere la sua coscienza. Ma non lasciate intendere di averlo compreso, poiché questo acume non viene perdonato, e potete farvelo nemico. Bisogna far uso di pazienza e tornare allo stesso argomento da un altro punto di vista.

lunedì 6 giugno 2011

AGNI YOGA - AUM (scelto da Claudia, 06.06.11)


Maestro M. (Gerarchia Umana,1 Raggio)

195 — Se solo una o due persone parlano, non ci sono problemi; ma una congregazione, grande o piccola, è già fonte di molte difficoltà. In verità, con un solo pensiero l’uomo può demolire l’unità di qualsiasi assemblea. Si è tentato di unificare le coscienze di tali raduni ricorrendo a vari incensi e bruciando sostanze resinose, ma neppure con queste misure si è riusciti a elevare lo stato mentale collettivo. È impossibile, nonostante qualsiasi sforzo, costringere a costruire il Tempio del Cuore. Le varie civiltà e religioni non sono mai riuscite a radunare assemblee di uomini per un’esaltazione collettiva.
È possibile però pensare a un gruppo di persone che si incontri spontaneamente, e che grado a grado concepisca il pensiero che conduce al Mondo Superiore. Si può gioire quando gli uomini si radunano nel nome del Bene e decidono di dispensare la sua potenza salutare su tutti i sentieri.
Affermo che è possibile compiere un gran numero di azioni benefiche se non si dissipa l’energia in dispute e litigi oziosi. Come sperare nella comunione superiore, se cervello e cuore si trasformano in una fiamma cremisi? Neppure la stessa Battaglia per il Mondo Superiore genera la fiamma rosso sangue. La luce del coraggio può splendere di rosso rubino, ma basta un’irritazione per indebolirla.

242 — Il pensiero deve volare, ma in modo utile. È uno sforzo che deve essere coltivato, altrimenti i grandi spazi confondono il pensatore. Prima di sentirsi ospite di tutti i pianeti, l’uomo deve abituare la sua coscienza alle modeste dimensioni della Terra. Gravi errori si sono commessi per aver alimentato una concezione incommensurata della Terra e del posto che occupa nell’Universo. Da questo è derivata l’oscurità delle religioni, l’ignoranza in fatto di governo, e un prematuro stato di cattiva salute.
Dunque, il pensiero deve non solo abbracciare la Terra, ma amare il volo ai mondi lontani.

281 — Notate l’energia psichica di una folla. Avviene che l’incremento della forza è in rapporto diretto con il numero; in realtà due uomini uniti nel pensiero hanno la forza di tre. Ma d’altro canto non trascurate il fatto che ogni pensiero contrario consuma buona parte dell’energia totale; perciò l’unione ben riuscita è tanto rara. In verità, un solo cavallo può impacciare un’intera carovana e vanificare un successo. Si tornerà a preparare un tessuto delle migliori energie, ma l’umanità sciuperà tutto, prodigalmente, mancando i conseguimenti prescritti. È facile arrivare a capire il valore delle energie unificate. Non è un’astrazione, ma una realtà fisica vera e propria.
Gli uomini vorrebbero conquistare tutto e appropriarsi di tutto, eppure considerano il potere del pensiero come un inutile sogno! Così si sciupano i veri tesori.

271 — La capacità percettiva è una qualità speciale della coscienza. Essa non dipende dall’intelletto, né dall’ambiente, né dall’istruzione ricevuta, ma si forma nella sfera del cuore. Una volta acquisita la qualità sensitiva non la si perde più. Per mezzo dell’energia psichica si trova modo di fare osservazioni anche nelle circostanze più sfavorevoli.
È molto interessante osservare queste persone fin dall’infanzia. Si distinguono nettamente dagli altri, e sembrano conoscere il loro destino. Talvolta rivelano questa loro conoscenza con parole inattese; talvolta le azioni stesse del bambino mostrano come lo spirito sia ardentemente teso a una meta ben definita; ma di norma i loro aneliti non vengono capiti. Infatti, questa sacra peculiarità, propria di chi è chiamato all’ascesa, viene posta in ridicolo. Ma nell’epoca futura saranno proprio costoro, che eccellono nelle capacità percettive, ad essere particolarmente stimati.

lunedì 7 marzo 2011

Agni Yoga: Infinito


parola chiave: Infinito


(Mother of the World, N.Rerikh)

    Accostandoci all’Agni Yoga, tendiamo senza esitare all’Infinito. L’elemento che tutto pervade conduce ai mondi lontani. È impossibile esprimere la grandiosità dell’Infinito in un libro. Per prima cosa dobbiamo padroneggiarne la cognizione. Così come l’impegno ardente conquista lo spazio, la coscienza conduce all’Infinito. Un tremito, che non è di terrore né di confusione, afferra chi entra nella Dimora di Luce. Senza ritardi, senza ritorni, ascoltiamo la voce dell’Aurora e gettiamoci verso la soglia della Trasfigurazione. Potremo ricevere la chiave di altri Cancelli, ma prima dobbiamo fortificare lo spirito realizzando la grandiosità dell’Infinito.

    42 - L’assimilazione di energie superiori, per l’evidente tensione, può dare forma a energie nuove. Spirito e materia si perfezionano a vicenda. Quando la corrente della volontà, ricca di tensione, accelera il moto, la materia viene assorbita dallo spirito, e si adempiono allora le funzioni di un creatore spirituale; si raffinano le forme. Il fuoco dello spirito ha lo stesso potere di quello che fonde i metalli. Solo mediante un processo di fusione si riesce a produrre combinazioni nuove. Lo spirito che aneli a rendere incandescente la propria energia si fa capace di sciogliere la materia. Quali forme e dimensioni può fondere, da tutta la materia spaziale e dalle nostre vite!
    Da tempo immemorabile i Grandi si sono proposti di fondere la coscienza. L’eternità è la fiamma in cui si elaborano combinazioni nuove, senza fine. In verità, le ricerche proseguono da millenni. Qual è l’inizio? Diciamo, per ora, che è l’eterno desiderio di forme nuove. Plasmiamo il nostro futuro con la stessa apertura di visione.

    51 - L’intenso desiderio di comunione con i mondi lontani permette di aderire al corso del Cosmo. La data stabilita perché l’umanità realizzi l’Infinito tocca già gli strati dei fuochi cosmici. Si è cercata la Verità in tanti modi. Certi fenomeni indussero ai digiuni, alle flagellazioni, a macerare il corpo e intorpidire lo spirito. Le più svariate ricerche sono scritte nel libro del fervore. Ma lo spirito non progredisce se non si rende conto dell’eternità della lotta. Lo spirito migliora quando si costruisce una rete di protezione con sforzo incessante. Ma chi crede di trovarsela nell’ozio, vaga nella nebbia della incomprensione.
    Che la Fiamma rischiari il popolo!

    94 - La concordanza dei processi universali si rivela sia nelle sfere inferiori che nelle più elevate. Il potere cosmico può venir riflesso nella vita planetaria, e questa trasmutarsi in un processo di tensione maggiore. Quando gli uomini capiranno che la continuità del creato è fatta di mutamenti di esistenza, il principio di concordanza sarà loro più chiaro. Le leggi di trasmutazione e di dispensazione cosmica si fondono in una sola. Grandi vantaggi verrebbero dalla comprensione di questo principio.
    Se l’umanità tendesse alla concordanza, tutte le migliori possibilità sarebbero sue. Se si punta la volontà sull’Infinito, si riesce a ottenere concordanza a qualsiasi livello. Essa è infatti il principio unificante che sancisce i sacri mutui rapporti fra spirito e spirito, fra spirito e pianeta, fra spirito e Cosmo, e fra questo e la potestà dell’Infinito.

    128 - L’essenza stessa del Magnete cosmico è potenzialmente così multiforme che tutti i principi vengono immessi in ciascuna delle catene che manifesta. Essi sono tutti basati sull’attrazione e mossi dal potere del Magnete. Per tutto l’Universo si va edificando una vita che si oppone a quei principi che non assecondano l’evoluzione. Il magnetismo cosmico combatte la forza divergente. Se si segue lo sviluppo storico delle razze umane ci si convince che quelle di esse che si scostarono dal sentiero evolutivo andarono per questo disperse. Invero si può dire che tutte le razze nascono e muoiono, ma le orme di ciascuna sono così diverse da quelle della precedente che si può affermare che le razze che scompaiono includano sia quelli che dissiparono che quelli che accumularono. Parlando di razze, si devono intendere anche le loro relative sottorazze. Il percorso seguito da ciascuna è determinato dalla sua relazione con il Magnete: resistenza o sottomissione al destino.

    200 - I centri del Cosmo sono identici a quelli umani.
    L’uomo ha in sé tutte le manifestazioni dell’Universo. Assai evidenti sono in lui le funzioni stesse del Cosmo, e quando le rispecchia tutte in sé, si erge a misura delle possibilità esternate nell’Universo.
    L’Agni Yogi, il Leone del Deserto, tiene nel cuore tutte le sofferenze umane. Sopporta tutte le esplosioni del Cosmo, percepisce tutti i mutamenti di coscienza, e sente qualsiasi fluttuazione delle correnti. Egli dispone di quella conoscenza sintetica che unisce gli spiriti manifesti per rigenerare la coscienza. Quando opera la sintesi fra i fuochi cosmici e la psiche del cuore si può dire all’uomo che i suoi centri sono analoghi a quelli cosmici, che questa relazione parallela può consentire una vita migliore e che il principio creativo si instaura come fuoco infinito, come infinita visione, come cuore che tutto contiene.
    Lottate con ogni forza, per attestare il Fuoco dell’Infinito!

     260 - Le correnti della volontà possono impegnare gli uomini a salire in sfere superiori: le correnti possono alterare qualsiasi evento. Quando la sua rotta punta ai mondi superiori, lo spirito deve guidare il flusso della volontà alla ricerca della via. Il cambiamento affermerà la nuova razza; le correnti della volontà ne assecondano lo sviluppo. Quando nello spirito vive l’impegno per un impulso cosciente, si manifestano forme migliori. Ma se le correnti non sono coordinate, le forme non corrispondono. Il Magnete cosmico, che agisce di proposito, è come una legge immutabile. L’attrazione esercitata dalle correnti della volontà conferisce consonanza all’opera creativa e ai fuochi spaziali, che dirigono il flusso di tutte le correnti. L’energia ha la ricettività necessaria per assimilare le correnti della volontà; le forze quindi si intonano con il Magnete. I fuochi spaziali mostreranno all’umanità tutte le vie dell’Infinito.

    323 - Il succedersi degli eventi dovuti alla tensione del Magnete dipende dall’attrazione dei vortici cosmici. Se essi scorrono in accordo con le forze dell’attrazione universale, le volute della spirale crescono regolari e costanti. Ma se invece la sequenza degli eventi si agita e ribolle come un turbine, la spirale vorticosa delle volute si deforma.
    Le stesse volute si ritrovano nell’azione del pensiero. Se questo circoscrive le medesime regioni coincidenti con le correnti cosmiche, si genera sicuramente una concordanza armonica, ma se il corso degli eventi non risente il Magnete, la tendenza del pensiero descrive come una spirale dispersa. Imparate a percepire le spirali regolari degli eventi cosmici.

    353 - L’uomo dovrebbe prestare grande attenzione a ciò di cui riveste la propria monade. Di cosa avvolge quel seme eterno? Poco egli bada invece a questo problema. Per tutta la durata di ogni ronda dovrebbe risalire alla corrente karmica e alle sue reazioni. Il predestinato è effetto degli accumuli formati dalle azioni del passato. Quegli involucri possono soffocare la voce del seme, e allora il sentiero della vita potrebbe mancare ciò che lo attende. Il seme cosmico insito in ogni entità dovrebbe essere rivestito con la massima cura dall’uomo: l’evoluzione si edifica proprio per la sua aspirazione. La sua vita è interminabile!

     354 - Il migliore rivestimento della monade è il Fuoco puro. Se la si può avvolgere di Fuoco, significa che essa può salire alle sfere supreme.
    Sia l’Agni Yogi che l’Arhat rivestono la monade di Materia Lucida. Quando i centri infuocati trasmutano la vita, Noi diciamo che lo spirito è ormai impegnato nell’ascesa, la cui legge è inalterabile. Quando invece il seme cosmico non pulsa più, è perché l’energia vitale se ne è ritratta. L’energia psichica gli è infatti strettamente connessa: se i battiti cessano, non affluisce più. Ma se il Fuoco del seme è attivo, l’energia psichica pulsa potente. I centri ardenti vibrano con il Cosmo; quelli dell’Agni Yogi creano, reagendo a tutte le correnti. I suoi fuochi creano invisibilmente, potentemente, e innumerevoli segni testimoniano l’azione creativa del Fuoco.


(On the Heights, N.Rerikh)