giovedì 23 giugno 2011

chi è forte in spirito finirà per amare quella via difficile (Agni Yoga)

Himalayas (N.Rerikh)

522 - È giusto pensare che la rivelazione di un segreto non attenua il valore del mistero successivo. Si dice infatti che ogni rivelazione apre la porta alla seguente. Ma è anche vero che ogni segreto viene racchiuso fra muri più alti, di approccio sempre più arduo.
Chi ha paura sappia subito quali difficoltà lo attendono, sì da non illudersi con l’idea di facili conquiste. Presa la decisione, chi è forte in spirito finirà per amare quella via difficile, perché, altrimenti, come potrebbe collaudare sé stesso?
Grave errore è credere che tutte le invenzioni siano solo per facilitare la vita. Ciascuna di esse non è che un piccolo spiraglio aperto sull’Infinito, e un solo sguardo gettato da quell’apertura illustra la natura di chi lo fa. Non sono molti quelli che amano guardare nell’Infinito: i più sono atterriti alla vista della via senza fine. Anche in Terra, pochi sono i viaggiatori che hanno compreso questo moto progressivo.

domenica 19 giugno 2011

Rispondete solo quando siete certi che le vostre parole possono essere assorbite

M.M.



37 - Rispondete solo quando siete certi che le vostre parole possono essere assorbite. Spesso chi domanda non prevede la risposta. Allora è necessario scoprire una consonanza, prima di deviare il pensiero in una nuova direzione. È errato credere che una corrente che tronca un pensiero sia meno pericolosa di un coltello che recide un’arteria. Non si deve intercettare il pensiero altrui, ma infondere nuovo sangue vitale nutrendo il sistema nervoso. Le risposte non devono essere come i chiodi di una bara, ma come il raggio del medico. Una risposta differita può assumere forma di consiglio.
38 - Chi vuole collaborare dimostri di saper comprendere. Dite al medico: “Si può dar prova di genialità prescrivendo muschio, valeriana e resina di cedro. Si può dimostrare acutezza di osservazione descrivendo il flusso della vita. Si può dar prova di costanza avanzando verso il Maestro senza dubbi né pregiudizi”.
Con le evidenze della vita si mostra la qualità dei propri conseguimenti. E ogni loro misura viene giudicata per quel che vale. Ogni ora porta nuove possibilità inalienabili. Un evidente privilegio può essere ricevuto in modo evidente, così legittimamente sono preparate le conquiste.
(Agni Yoga)

sabato 11 giugno 2011

AGNI YOGA - AUM (scelto da Claudia, 11.06.11)



76 — Nessuno porta il pensiero di un altro. Si è responsabili solo dei propri giudizi di fronte al mondo. Ci fu un eremita che pregava semplicemente ripetendo, nella propria lingua: “Tu, Tu, Tu!” Diceva che in questa brevissima frase concentrava il massimo potere. Il linguaggio può variare, ma le coscienze tendono alla stessa meta.

297 — Uno strumento, se valido, dimostra nuove qualità nelle varie prove cui viene sottoposto. Invero, ciò che è di buona qualità non teme verifica. Ogni collaudo insegna nuove condizioni che altrimenti passerebbero inosservate. Chi teme la prova è un codardo ignorante. Quando un uomo è
pronto in cuor suo a passare per tutte le esperienze della vita, può pensare al progresso; sa infatti distinguere fra danno e utilità.
Che gioia consacrarsi al Bene comune, non in senso astratto, ma con un atto cosciente di progresso!

320 — Chi ama il sapere esatto deve saperlo accogliere. Molti si dicono devoti alla conoscenza esatta, ma di fatto rivestono ogni cosa con i variegati stracci del pregiudizio. Non si accorgono che le loro premesse sono infondate. Lamentano di aver poco da osservare e nello stesso tempo
trascurano gli eventi eccezionali. Vorrebbero che l’Universo si comportasse secondo lo stato della loro digestione, e rifiutano i fenomeni più evidenti se non si conformano ai loro umori. Ma è questa la via della conoscenza esatta? Dov’è la pazienza? Dov’è la buona volontà? Dov’è la ricerca instancabile? Dov’è la capacità di osservazione? Dov’è l’attenzione che apre le porte?
Non stancatevi di ripetere che le porte si spalancano prontamente quando non ci sono lagnanza, scontento e rifiuto.

325 — Sapere a chi vada il massimo vantaggio di un’opera di bene è il più misterioso dei segreti. Nessuno sa chi è stato aiutato dal proprio atto di bene. Si può supporre che un pensiero benefico raggiunga un certo uomo, ma resta solo una supposizione. Può essere che questo pensiero abbia aiutato grandemente un altro a voi sconosciuto. Tale pensiero è un messaggero di bene, e chi è salvato non conosce il suo salvatore; così la sua gratitudine si volge al Mondo Supremo. Volendo esprimere la pienezza della sua gratitudine guarda in alto, all’eterna Fornace del pensiero creativo.

327 — Un uomo non è tale se, lette tutte le scritture del Bene, non si è fatto paziente, non è tollerante, e non ha imparato la commensura. La gratitudine non sboccia in un cuore così duro. Sovente parlo della gratitudine in simboli diversi. È indispensabile comprendere la gratitudine — è il diamante dell’Esistenza.

328 — Il Mistero sorregge il mondo. Tutte le fedi parlano del Mistero, del Sacro. Ma è stato anche detto che tutti i segreti verranno svelati. Chi ama andare a caccia di contraddizioni può dunque esultare, e pensare di avere scoperto un’inconciliabile opposizione. Ma naturalmente giudica secondo le opinioni terrene, e del resto tutto ciò che è sovraterreno gli pare privo di senso. Se si applicano però le stesse parole al Mondo Sottile e al Mondo Superiore, le contraddizioni terrene trovano la loro spiegazione. Infatti, tutto ciò che in Terra si compie in segreto è palese nel piano superiore, mentre il Mistero inaccessibile si rivela logico nel piano dell’Infinito.
Bisogna saper valutare le contraddizioni terrene, che sono solo frutto di uno stato mentale limitato. Non appena si conoscono veramente i mondi superiori, le incoerenze terrene sono immediatamente risolte.

333 — Dove fissare il confine fra sdegno e irritazione, o fra turbamento e paura? Non ci sono parole che distinguano bene fra queste sensazioni, pressoché identiche. Ma un giorno la scienza scoprirà i mezzi per analizzare le secrezioni generate da ciascuna emozione. Si potrà allora, su basi rigorosamente chimiche, accertare dove e quando comincia un dato sentimento.
Il pendolo della vita mostra, con il suo moto, le variazioni dell’energia psichica: con la stessa precisione verrà determinata la qualità chimica dei sentimenti. Le oscillazioni di energia psichica segnalano una vibrazione continua e registrano persino le minime deviazioni energetiche. Anche le
proprietà chimiche dei sentimenti non possono essere costanti. Nel microcosmo umano si può osservare quanto intensamente si ripercuotano le vibrazioni cosmiche. Non pensate che tutte queste indagini siano inutili; all’opposto, l’apprendimento della natura dell’uomo non conduce forse al
perfezionamento del genere umano?

339 — Ogni secrezione, ogni respiro, emana energia psichica. L’uomo impregna lo spazio a profusione: perciò deve aver cura di migliorare la qualità dell’energia psichica. Se riconoscesse che ogni suo respiro è importante per lo spazio, risolverebbe di purificare il proprio respiro. Queste emanazioni psichiche si possono rivelare con il più semplice degli strumenti. Le oscillazioni del pendolo della vita indicano il continuo vibrare dell’energia. Lo stesso mezzo segnala le radiazioni che compongono l’aura, il che significa che le particelle dell’aura sono proiettate incessantemente nello spazio, e che l’energia psichica costruisce senza sosta una rete protettiva.
Chi sostiene che gli esperimenti sull’energia psichica sono inconcludenti, di solito è qualcuno che non riflette affatto sulla sua esistenza. Una profonda ignoranza contribuisce a inquinare l’atmosfera, e ciò è da prendersi alla lettera. Le medicine non servono per purificare il respiro.
Per purificare il respiro occorre l’energia psichica.

362 — Il valore di certi concetti morali deve essere esaminato non solo in senso spirituale, ma anche scientifico. Prendiamo ad esempio l’idea di fiducia: anche fra le popolazioni primitive il concetto di fiducia fu considerato come base per la comunione. Già nell’antichità gli uomini
riconoscevano la grande importanza di questo concetto. Fu solo in seguito, quando crebbe l’ipocrisia, che si cominciò ad assumere una maschera di falsità, convinti di poter ingannare la coscienza interiore. Ma lo sviluppo dei metodi scientifici consente di verificare il valore della vera fiducia.
Pensate a due uomini che conversano fra loro. Se esiste fiducia reciproca, le radiazioni sono eccellenti e migliorano persino la combinazione delle energie. Ma se uno dei due è ipocrita, o se diffidano l’uno dell’altro, l’aura risultante è repulsiva, macchiata di nero e di grigio. Inoltre, con la loro ipocrisia si danneggiano a vicenda, e non potrebbero trovare terreno migliore per favorire la germinazione delle loro malattie. Infine, anche lo spazio resta infetto da questo stolto impiego dell’energia.
Ecco perché non basta intendere la fiducia come concetto morale astratto. La fiducia va apprezzata anche come mezzo di salute.

363 — La fiducia è indispensabile per la comunione superiore. Se manca la fiducia è persino meglio evitare argomenti del genere, poiché ne deriverebbe oscenità invece che ispirazione. La sfiducia nelle azioni è come un’ulcera pestilenziale, non subito evidente sul corpo. Siate dunque molto cauti con i grandi concetti.

364 — Quando la fiducia è autentica, ogni atto dei collaboratori viene inteso come buono. Una loro definita azione viene considerata come necessaria. Non può sussistere sfiducia dove arde il fuoco del sentimento reciproco. Tutti gli altri aspetti della cooperazione sono da vedersi alla stessa stregua.

361 — La capacità di comprendere quali sono le idee che meno fra tutte vengono percepite da chi ascolta, consente di distinguere la via migliore per raggiungere la sua coscienza. Ma non lasciate intendere di averlo compreso, poiché questo acume non viene perdonato, e potete farvelo nemico. Bisogna far uso di pazienza e tornare allo stesso argomento da un altro punto di vista.

lunedì 6 giugno 2011

AGNI YOGA - AUM (scelto da Claudia, 06.06.11)


Maestro M. (Gerarchia Umana,1 Raggio)

195 — Se solo una o due persone parlano, non ci sono problemi; ma una congregazione, grande o piccola, è già fonte di molte difficoltà. In verità, con un solo pensiero l’uomo può demolire l’unità di qualsiasi assemblea. Si è tentato di unificare le coscienze di tali raduni ricorrendo a vari incensi e bruciando sostanze resinose, ma neppure con queste misure si è riusciti a elevare lo stato mentale collettivo. È impossibile, nonostante qualsiasi sforzo, costringere a costruire il Tempio del Cuore. Le varie civiltà e religioni non sono mai riuscite a radunare assemblee di uomini per un’esaltazione collettiva.
È possibile però pensare a un gruppo di persone che si incontri spontaneamente, e che grado a grado concepisca il pensiero che conduce al Mondo Superiore. Si può gioire quando gli uomini si radunano nel nome del Bene e decidono di dispensare la sua potenza salutare su tutti i sentieri.
Affermo che è possibile compiere un gran numero di azioni benefiche se non si dissipa l’energia in dispute e litigi oziosi. Come sperare nella comunione superiore, se cervello e cuore si trasformano in una fiamma cremisi? Neppure la stessa Battaglia per il Mondo Superiore genera la fiamma rosso sangue. La luce del coraggio può splendere di rosso rubino, ma basta un’irritazione per indebolirla.

242 — Il pensiero deve volare, ma in modo utile. È uno sforzo che deve essere coltivato, altrimenti i grandi spazi confondono il pensatore. Prima di sentirsi ospite di tutti i pianeti, l’uomo deve abituare la sua coscienza alle modeste dimensioni della Terra. Gravi errori si sono commessi per aver alimentato una concezione incommensurata della Terra e del posto che occupa nell’Universo. Da questo è derivata l’oscurità delle religioni, l’ignoranza in fatto di governo, e un prematuro stato di cattiva salute.
Dunque, il pensiero deve non solo abbracciare la Terra, ma amare il volo ai mondi lontani.

281 — Notate l’energia psichica di una folla. Avviene che l’incremento della forza è in rapporto diretto con il numero; in realtà due uomini uniti nel pensiero hanno la forza di tre. Ma d’altro canto non trascurate il fatto che ogni pensiero contrario consuma buona parte dell’energia totale; perciò l’unione ben riuscita è tanto rara. In verità, un solo cavallo può impacciare un’intera carovana e vanificare un successo. Si tornerà a preparare un tessuto delle migliori energie, ma l’umanità sciuperà tutto, prodigalmente, mancando i conseguimenti prescritti. È facile arrivare a capire il valore delle energie unificate. Non è un’astrazione, ma una realtà fisica vera e propria.
Gli uomini vorrebbero conquistare tutto e appropriarsi di tutto, eppure considerano il potere del pensiero come un inutile sogno! Così si sciupano i veri tesori.

271 — La capacità percettiva è una qualità speciale della coscienza. Essa non dipende dall’intelletto, né dall’ambiente, né dall’istruzione ricevuta, ma si forma nella sfera del cuore. Una volta acquisita la qualità sensitiva non la si perde più. Per mezzo dell’energia psichica si trova modo di fare osservazioni anche nelle circostanze più sfavorevoli.
È molto interessante osservare queste persone fin dall’infanzia. Si distinguono nettamente dagli altri, e sembrano conoscere il loro destino. Talvolta rivelano questa loro conoscenza con parole inattese; talvolta le azioni stesse del bambino mostrano come lo spirito sia ardentemente teso a una meta ben definita; ma di norma i loro aneliti non vengono capiti. Infatti, questa sacra peculiarità, propria di chi è chiamato all’ascesa, viene posta in ridicolo. Ma nell’epoca futura saranno proprio costoro, che eccellono nelle capacità percettive, ad essere particolarmente stimati.