lunedì 25 luglio 2011

Quando avranno imparato a percepire la corrente dell’Infinito, gli uomini, anziché pregare, comanderanno agli elementi. Invece di starsene contenti di un Dio che lavora per loro, con le loro proprie fatiche e con l’energia psichica aiuteranno se stessi (scelto da Claudia)



...Verificate sino a che punto riuscite a capire il Mio linguaggio, ed esprimetelo nel vostro. Cercate di capire nello stesso modo i vostri sentimenti reciproci, e diteli con il cuore. Questo linguaggio di comprensione e di simpatia aprirà i primi Cancelli dell’Infinito.

2 - Dove la crosta terrestre termina per il geologo, per Noi comincia. Pregna delle emanazioni dei vostri atti e satura dei cristalli di oscurità del pensiero umano, essa offre una resistenza anche maggiore che la selce. Ma con lo sforzo incessante del pensiero questa sfera densa che tiene la Terra stretta fra gli artigli può essere dispersa come tenue vapore. Perché non dissolvere questi cumuli, se la scelta si pone fra il sentiero dell’Infinito e un ammasso di ostruzioni?............

3 - Nella coscienza umana è presente un concetto che è del tutto estraneo a quello del cosmo: il vuoto. Ma come si può pensare circondata di vuoto l’opera evolutiva, la creazione ardente del vostro pianeta! Non è difficile rendersi conto che ogni anche minimo inizio è concepito fra certi limiti. Allora perché non ammettere che sia proprio lo sconfinato che permette i mutamenti fisici? Chi mai saprebbe diminuirne la manifestazione? Il concetto di Illimitato non significa complessità; raffiguratevi semplicemente il terrestre che si trasfigura in uno stadio superiore. Non c’è limite allo sforzo verso l’alto. Ciò vuol dire che l’idea di continuità in tutte le cose e in ogni dimensione non è complessa. Non ponete limiti alle manifestazioni!  …......

4 - È possibile indirizzare la coscienza umana a disciplinare i pensieri sfrenati e inconsci. Ma è rischioso impartire troppo proprio quando tante menti producono caos. Lo sviluppo della conoscenza-diretta aiuterà il genere umano. Quando essa,
infallibile, mostrerà chiaro dove sia il caos e dove l’Infinito, quando distinguerà una manifestazione cosmica da una arbitraria, l’umanità avrà la chiave del sapere. Noi apprezziamo il telescopio prodotto dalla scienza, ma quello della conoscenza-diretta esplora l’Infinito. Il vostro impone spesa e fatica, mentre la sensibilità del Nostro apparato penetra dovunque. Il controllo dei pensieri inconsci porterà a comprendere le dimensioni dell’Infinito. La corrente del pensiero non ha limiti! In verità, dico, le possibilità che fluiscono dai luminari sono infinite. Gli astri delle sfere visibili ed invisibili si battono per affermare la Verità. I raggi possono guarire, creare, proteggere come uno scudo, manifestare la fiamma del Calice.  …......... .

8 - L’evoluzione del tutto non è distinta da quella di ogni singolo spirito: è come una sola spirale in moto perpetuo. La coscienza spirituale diretta alle Nostre alture accumula tesori e li offre in dono allo Spazio; arricchisce il pianeta. …...

9 - Sovente gli uomini si domandano, perplessi, se mai qualcosa esista oltre la coscienza. Certo nella loro comprensione il concetto di coscienza è limitato, perché ammette il, solo mondo visibile. La conoscenza resta vincolata e ristretta se non si estendono i confini del visibile. Ma guardiamo oltre le frontiere della conoscenza e del sapere umani; cerchiamo un granello di comprensione cosmica. Com’è bello il grande orizzonte! Com’è potente il pensiero che si affolla nello Spazio! Quali nuove vie si aprono, per la comunione con l’Infinito! Cercate questi tesori: sono la garanzia del vostro progresso. ...
Non i costumi dei popoli sono da studiare, ma la sostanza della loro coscienza. Quando avranno Imparato a percepire la corrente dell’Infinito, gli uomini, anziché pregare, comanderanno agli elementi. Invece di starsene contenti di un Dio che lavora per loro, con le loro proprie fatiche e con l’energia psichica aiuteranno se stessi. Perché sono soliti rivolgersi alle potenze cosmiche nei momenti di disperazione? Perché solo allora sono attratti dall’Infinito? Perché solo allora riconoscono le forze che chiamano sovrannaturali? Consiglio di pronunciare il Nome della Madre del Mondo non come simbolo, ma come sorgente di potere. Consiglio di invocare la Fonte dell’Infinito non come simbolo, ma come espressione di Eternità, come perpetua Generatrice di bellezza e Creatrice del firmamento.

10 - Il Respiro cosmico della Madre del Mondo pervade ogni cosa. In verità, tutto ne è impregnato: dai granelli infinitesimi di polvere alle grandiosità immensurabili, la vita muove e respira di quel Soffio. Perché dunque non conoscere il potere che muove l’Universo! Perché non meditare sull’essenza dell’Essere! Scandagliate il ritmo dell’energia cosmica, e capite quello evolutivo. Inalterabile in essenza è l’evoluzione, e la si misura dalle manifestazioni dell’Infinito.

12 - Vibrare con il ritmo del Cosmo significa realizzare tutta la grandiosità dell’Infinito. Tre sono i principi che si affermano lungo il corso dell’evoluzione. Cominciate con il dar prova di sapervi impegnare. Non restate indifferenti alla
Fonte che nutre voi e tutto ciò che esiste! Non fatelo! Pensateci bene, e vedrete che i Grandi che hanno lavorato e sofferto per l’umanità hanno alimentato la loro energia psichica immergendosi nell’Infinito. La loro estasi, mirante alla bellezza suprema, non ebbe limiti, né conobbe restrizioni il loro slancio verso il Decreto manifesto! Ripeto che l’immersione nel ritmo cosmico sintetizza l’Essere totale, nel
visibile e nell’invisibile. Tutti i culti, ad uno ad uno, hanno indicato i simboli della sintesi, ma con la mutilazione di quel concetto sono rimaste solo le distorsioni degli antichi misteri. Non si può predeterminare una manifestazione cosmica, ma è possibile evocare una tempesta cosmica; nello stesso modo, si possono evocare dallo spazio elementi necessari al pianeta.  ….....

13 - Con che semplice naturalezza gli uomini accettano l’inevitabile ritmo del giorno e della notte! Perché non applicare lo stesso concetto alla base del ciclo umano? Macro e microcosmo riflettono una sola e identica realtà. Perché allora gli uomini si convincono della notte eterna, quando sanno attendere con tanta semplicità il giorno successivo? Accogliete le correnti del moto incessante. Vi adatterete con la stessa naturalezza della pulsazione del Cosmo. Dolore e angoscia non servono! Dovrete accettare la vera vita del Cosmo, se volete davvero contemplare l’Infinito. La rotazione delle stagioni è per voi cosa normale, e vi aspettate i frutti del ritmo della natura. Esplorate i giacimenti metalliferi e costruite dighe per ricavare elettricità. Volgetevi invece ai tesori nascosti nelle sfere invisibili, a quel creato manifesto oltre i limiti della vostra comprensione. Il campo di lavoro è immenso! Percepite dunque il ritmo dell’Infinito e prendetevi parte. Dove sarà allora la notte? Quando vi sembrerà di udirne il silenzio, iniziano i canti alla Madre del Mondo. Né giorno, né notte: solo la Sua radianza!

14 - Allorché la vita planetaria sarà coordinata con le sfere superiori, le possibilità umane saranno migliori. Il ritmo delle nostre forze sarà triplicato e la ragione accetterà questo potere. Allora il Patto dei Saggi sarà adempiuto. L’intima mescolanza tra sfere visibili e invisibili è indissolubile: capite dunque che anche la vostra vita è indivisibile. Il respiro del Cosmo è il medesimo in ogni cosa. I periodi planetari dipendono dalle onde cosmiche; quindi chi nega ogni legame
tra lo spirito e i vortici cosmici non è sulla via della  conoscenza. È ammissibile che dell’Esistenza totale si percepisca un solo punto essenziale, e si pretenda di isolare un minuscolo granello dal Grande Intero? Come tracciare confini ristretti senza nuocere con ciò al proprio sviluppo? Solo il folle pone limiti a se stesso. Solo chi non sa cosa sia la Bellezza dice: “Ciò che esiste mi basta”.
L’asserzione delle forze cosmiche e infinite è chiara ;il processo eterno e vivificante agisce in ogni cosa. Una breve favilla accende il Fuoco cosmico. In verità: la scintilla del desiderio accende la torcia della conoscenza. Non ostruite il vostro sentiero. Basterà che vi impegnate a fondo, e l’essere vostro verrà inondato dalla radianza dell’Infinito.

Poiché fu il Buddha che definì l’essenza dell’Ego umano come processo, possiamo accettare la formula del “Leone”: nella vita quotidiana abituatevi al pensiero del moto eterno e non indugiate in oscuri recessi. La creatività attira il potere creativo. Osservate dunque le scintille del Cosmo. Scegliete fra l’ignoranza e la radiosità dell’Infinito!

16 - L’umanità comincerà a capire che realtà e illusione vengono da una stessa origine quando avrà compreso che il vaso datore di vita è uno solo. Se si adotta l’idea di separare il mondo visibile dall’invisibile, l’universo resta privo di senso.
Se si accetta che il sentiero sia casuale e termini nel vuoto, si dà prova di una ben misera immaginazione! Illusorio è solo ciò che non esiste; e il concetto di realtà va ampliato. Tutto vive e tutto si propaga. Lo Spazio porta in sé tutto ciò che generate. Sfruttiamone l’intera forza creativa! Una fissità immaginaria, con il vuoto oltre certi confini, è da Noi chiamata “oasi”, perché contiene la fonte della vostra saggezza. Invero, si può ben dire che !’idea illusoria di vuoto sia del tutto irrazionale!

20 - Si è soliti considerare il karma come quel volere e quella ricompensa che decidono il corso della vita, e anche come retribuzione. Ma nel suo vero significato il karma è lavoro. Non limitate l’attività del laboratorio dello spirito e ne vedrete i risultati.  ….....

21 - Sappiate che la legge del principio vitale ha un potere invincibile. La tensione della spirale dell’energia suprema pone in azione tutti gli elementi. L’accumularsi dell’energia nelle sfere del mondo dona varietà alla sostanza e suscita la facoltà
creativa. Il Cosmo non conosce periodi inattivi. Non c’è rifiuto, ma solo l’invito che l’uomo accetti tutti i doni dello Spazio. Perché dunque non usare l’energia cosmica per il massimo compito, per la gloriosa conquista di nuovi tesori? Il progresso della coscienza nella cognizione della volontà rivelerà l’Infinito.
…..

22 - La conoscenza spirituale fiorisce nella coscienza del vero Agni Yogi. La coscienza che include le correnti dello Spazio e comprende la formula dell’energia psichica può entrare nel vortice di Kundalini. Quando l’umanità imparerà a intendere e coordinare gli eventi con le complessità del Cosmo, la visione si farà più penetrante. Il concatenarsi degli avvenimenti e la perfetta comprensione di ciò che, come retaggio dei secoli, procede di periodo in periodo, può sospingere la coscienza a capire l’Infinito cosmico. Spirito, guarda indietro! Dove ti ha condotto il sapere del passato? Dove vedi confini, interruzioni, permanenza? E dove vedi sottomissione? Si risponde: “Non vedo nulla di tutto ciò; vedo solo il Regno sconfinato che ha creato l’essere nostro!”.
Tu, spirito che tendi al Creatore, rivolgiti alla Madre del Mondo. Proclama ciò che vedi. Lo Spazio si svela come espressione della massima capacità creativa. La sua immensità e le irrinunciabili forze cosmiche arricchiscono il nucleo dell’essere. Leve dell’evoluzione sono energie sottilissime che l’uomo può usare. Se accetterete il predestinato, l’effetto immediato vi condurrà avanti. Quando saprete volare nel nucleo dello spirito, comunicherete con i mondi superiori.


24 - La causalità è il motore dell’Universo. Sarebbe incongruo attendersi che il Loto della Benevolenza fiorisse per un atto di male. È comprensibile che l’effetto di una qualsiasi azione rifletta in modo diretto il proprio principio. Tutti ammettono che il germe della sfortuna venga facilmente destato da un ritmo identico. Una concezione, se è falsa, avvelena elementi inattivi. Ma l’elemento infuriato
intensifica il ritmo del Cosmo. Quando la radiazione dirige all’assimilazione cosciente di tutti i disegni delle onde cosmiche, accettateli. Le energie inutilizzate filano nello spazio come palle di cannone. Osservate che prima di tutto bisogna imbrigliare l’oceano del mondo; l’effetto deciderà poi l’esperimento.
Il firmamento terrestre ha gran bisogno che si sanino le sue crepe. Molte fontane hanno versato le formule divine. Con lo Scudo dell’Insegnamento si è prestato aiuto molte volte, ma i tesori inestimabili dello spirito sono andati dispersi in
frantumi nello spazio. Ma lo spazio accumula e raccoglie tutte le cose preziose che gli uomini scartano. Nulla si perde nel Cosmo, e la riserva è protetta. Quando lo avrete capito, scintille di conoscenza vi sveleranno tutti i misteri dell’Esistenza.
Il Fuoco è temuto da chi conosce solo la putredine della vita contemporanea. Ma chi capisce e accetta la causalità come ragione degli effetti è un chiaro seguace dell’evoluzione. Le emissioni invisibili del Cosmo sono luminose per l’occhio di chi cerca. Ma il mondo di chi crede che tutto si estingua con la propria fine non ha il minimo barlume.

25 - La rinascita di un paese è sempre dovuta a influenze cosmiche. L’agglomerato dei pensieri lanciati attira dallo Spazio quei filoni di emissioni che gli occorrono. Modelli di grandi scoperte fluttuano nello spazio. Chi riesce a intensificare la propria energia psichica con il ritmo delle energie cosmiche assimila tesori nella coscienza. Il dilatarsi della consapevolezza sospinge lungo la catena che connette fra loro tutte le forze creative del Cosmo. Un paese che abbia già molto accumulato dal tesoro comune declina quando prende a negare la causalità delle azioni cosmiche. Quando l’orgoglio umano trascina la coscienza al punto di inversione, e l’Ego diviene un idolo, i Cancelli si chiudono. La personalità riflette il sorriso dell’azione cosmica quando si considera parte inseparabile del Cosmo manifesto, esistente. In verità, l’uomo è la suprema espressione del Cosmo. In verità, è l’eletto predestinato a costruire e raccogliere tutti i tesori dell’Universo. In verità, “uomo” significa essere creativo. Tanto tempo fa la chiave gli fu affidata, ma quando la rivelazione lo illuminò, apparvero quelli che spengono i fuochi. Diciamo che quando i vostri sentieri convergeranno nel sole capirete l’intera grandiosità del Cosmo. Concepite il sole come garanzia di una nuova scienza. Accettate il Fuoco dell’Infinito come illuminazione, come espressione della Nostra presenza reale. Accettate ciò che abbiamo predisposto.

… .
Nell’Infinito esistono tanti stadi quanti sono i livelli della conoscenza. Tutte le cose sono in mutua relazione. Tutte reciprocamente si attirano e tutto si riflette nell’oceano insondabile della creatività. ….Lo spirito capace di assimilare il supremo sul pianeta e consapevole dell’incompiutezza di una sola esistenza, come aquila sale libero in volo nella vita, verso il sole di conoscenza, sopra il deserto. Allo spirito è dato di conoscere i fuochi del Cosmo!

27 - L’incommensura con il fine non trova posto negli annali del moto evolutivo. Le antiche affermazioni simboliche circa il fuoco esprimono nel modo migliore la verità che non esiste dissoluzione nel vuoto. Le antiche scritture asseriscono che il fuoco, consumato il combustibile, non si annienta, ma torna allo stato primario, in forma invisibile, cioè alla sua più elevata espressione spaziale. Così è della nostra vita. Quando il corpo si è disfatto, sul sentiero della vita, chi può dire se si è dissolto nel nulla? Se una qualsiasi catena di azioni viene utilizzata dal Cosmo, e qualunque trasformazione comporta un susseguirsi di altri mutamenti, come non percepire le infinite catene dell’ascesa spirituale? Il fuoco è un segno che nella sua forma suprema e invisibile contiene tutti gli elementi. Lo spirito che lascia la Terra e quello che vi ritorna portano in sé l’asserzione di tutti i principi. Differiscono solo per la misura degli accumuli. E dunque su, verso le vette irraggiungibili dell’Infinito! 

28 - La Mente del Cosmo è onnipresente. In tutto lo Spazio la sua legge governa. Incalcolabili ne sono gli effetti e le combinazioni sempre nuove. Dal chimismo dei luminari alle funzioni delle espressioni vitali essa regola il principio dell’Essere. È una questione che ha turbato molte coscienze. È arduo negare la Mente cosmica onnipotente, che impregna tutti gli strati del firmamento col suo Respiro. Ma gli
uomini usano allontanarsi di proposito dalla verità. Quando lo spirito illuso da Maya brama un riposo momentaneo, dissipa le luci migliori del Cosmo.
L’illuminazione atterrisce chi non la vuole. Avete ragione a dire che il Buddha dovette dare al mondo l’idea di Nirvana perché pochi sono disposti a lavorare In eterno per creare forme nuove. Il Nirvana non è che una tappa degli infiniti periodi cosmici. I nostri discepoli, che ammassano il retaggio terrestre, possono rallegrarsi, e lanciarsi in coscienza verso i mondi superiori. Non è meglio servire la grande, perenne trasformazione dall’infimo al sublime, anziché vivere schiavi del ristagno? Notate che anche barriere di poco conto sono causa di putrefazione. Molti sono gli esempi di relitti che, perdurando, distrussero certe sfere. Qual è l’effetto della stasi di volontà e di coscienza? Il ristagno può generare la più terribile esplosione. Ma una sola scintilla del fuoco di uno spirito all’unisono con il Cosmo può pacificare una nazione intera. Lo spirito risoluto a lavorare senza soste trascina seco quelli che lottano con impegno. Così il pensiero ardente accende un ponte nello spazio e il magnete dello spirito splende per impulso del Cosmo.

31 - L’uso di tutte le espressioni delle formule primarie del Loto cosmico dovrebbe guidare l’evoluzione umana. Quando lo spirito si servirà del Fuoco spaziale e il soffio della Verità toccherà la Fonte della Vita, si potrà attestare un cambiamento
di coscienza. La trottola, che gira attorno al proprio asse, simboleggia il destino dell’uomo dissociatosi dal moto eterno. Chi porta il Loto, chi è pronto a unirsi al Cosmo e presenta ben diversificate le luci dei centri incarna il costruttore della vita e commensura la contrazione dei centri con la loro apertura. Definiamo con esattezza il principio vitale. Il Loto aperto avvolge ogni cosa; le luci differenziate dei suoi petali fiammeggianti ruotano e si protendono in tutte le direzioni. Quando il Fuoco sacro, che rappresenta lo spirito, è in contatto con l’Essere totale, l’anello cosmico e la ruota della vita muovono congiunti.
La trottola dalla punta aguzza non corrisponde allo spirito raffinato. Lo spirito che alla superficie liscia o poco mossa preferisce le grandi ondate cosmiche in verità conosce l’Infinito. La formula che offriamo muove avanti, verso i molteplici fuochi spaziali. Quando l’umanità accetterà l’Infinito, il destino verrà compreso non come punizione ma
come espansione cosmica. La bellezza della vastità della vita si valuta in base alla coscienza della capacità creativa.
Noi parliamo ripetutamente del Fuoco per amore dell’umanità. Sapete fino a che punto il pensiero umano necessiti di una nuova fiaccola!

33 - Nell’assimilare i fuochi cosmici tutto l’organismo si rigenera e gli elementi estranei vengono eliminati dalla sua stessa fiamma. Lo spirito armato vince di suo proprio impeto; perciò l’Infinito indica il Fuoco onnipervadente come il segno
prescritto che risana.
Ad ognuno è commessa la ricerca della via al mondo superiore; ma quando l’umanità si illude che la trasmutazione prescritta dello spirito e di tutti gli accumuli possa avvenire per azione dall’esterno, la leva del Cosmo scende ad annientarli. Solo di propria mano, di volontà propria, di proprio sforzo e lavoro lo spirito può farsi collaboratore cosciente dell’Infinito. La leva calerà sugli orizzonti ristretti per demolire ciò che oscura il corso evolutivo; Ma la leva delle azioni di tutta la vita, intesa come unione con la sfera superiore, scenderà come Fuoco che rigenera. Esprimere l’unità indivisibile e realizzare il nucleo dello spirito come creatore: ecco la formula migliore del principio dell’Essere.

…......
Osserviamo l’uomo che di proposito scruta con impegno il velo della Madre del Mondo. Vedremo che, fra tutte le inesauribili e innumerevoli coscienze, questo guerriero, acceso di fuochi cosmici, viene generato là dove arde il potere
dell’Infinito. Ma in Terra egli porta un calice colmo fino all’orlo. Mirabile è trasporre questo concetto là, nella vera vita! In verità, soltanto la cognizione dell’Infinito unirà tutti gli elementi. L’espressione della vita cosmica sarà rivelata
come una formula nel pensiero cosciente. 

37 - Da una cosa nasce l’altra, nella trasmutazione e nel moto eterno delle forze universali della vita manifesta. Lo spirito, malgrado le sue innumerevoli forme, sovente si incatena a una sola delle sue espressioni. Questa adesione molto lo ostacola; essa devia il corso del cerchio, perché forze insostituibili passano oltre. Se realizzassimo l’intera catena predestinata delle vite cosmiche, impiegheremmo tutta l’energia cosmica, e lo spirito del creatore manifesto traccerebbe per noi il sentiero rivelato. [La volontà è un creatore possente: come forza frenante si innalza sulle energie rivelate e non assimilate]. La volontà è un creatore possente: come forza dominante vola sopra le energie già rivelate a noi ma non ancora assimilate. Evocatene la forza vitale! Lanciatevi nella direzione delle onde cosmiche! Desiderate con ardore le energie spaziali! Sappiate volere con coraggio! Assumete in coscienza, audacemente, che infinito è il numero delle vostre forme! In verità, la vita viene trasmutata dallo spirito e dal volere! E le energie si manifestano senza fine.

( Alexander posso chiederti di tradurre questa parte sopra in nero che non mi è chiara??)

39 - Allorché gli elementi si differenziarono, la forza cosmica non si disunì. L’apparenza eterogenea dei fuochi cosmici è un solo giro della ruota di Fohat. Fohat è in ogni cosa, e molteplici ne sono le espressioni. Urusvati conosce le miriadi di scintille di Fohat, quando le faville di Materia Matrix riempiono lo
spazio. Ogni scintilla è il principio dell’Essere. Ogni particella è il principio essenziale delle varie forme. Ogni atomo respira per azione di Fohat. Fohat e le sue scintille sono una sola cosa; e uno è l’Universo, in tutte le sue forme. La diversità è causata dalla rotazione, ma sempre secondo la legge. Il potere
rotatorio e attrattivo arricchisce il Cosmo, esprimendo le attività dei fuochi. Le onde spaziali suscitano, per effetto, la facoltà di creare in modo cosciente. La creatività del Cosmo e l’impulso della coscienza sono i propulsori dell’energia;
quindi nulla può dissociarsi nell’Eternità. Lo Spazio è una struttura che migliora di continuo, e grande è la sovrabbondanza di tensione delle forze acceleratrici.

40 - Ho detto, tanto tempo fa, che la morte sta nel compimento! Solo per azione incessante si procede verso la bellezza. Perfino in stato di Pralaya la sostanza conserva il suo moto. È impossibile concepire un punto di arresto nel Cosmo. È impossibile porre un arresto persino alla categoria dei fenomeni usuali, se si ammette una causa precedente. Quell’arresto della vita, di cui si pensa, non esiste. Nel ristagno della sospensione non può generarsi un moto accelerato. Un processo che diventi invisibile, non per questo cessa di essere alimentato dal Fuoco creativo. Quando si pensa di risparmiare la facoltà ricettiva, Noi consigliamo, al contrario, di avanzare, avanzare, avanzare! E quanto più veloci, tanto meglio! La ricezione veloce favorisce reazioni rapide, e dove le forze crescono di intensità l’attrazione è inevitabile. La legge è una sola in tutto il Cosmo. Gli ostacoli che inducono debolezza nello spirito sono causa di fallimento; ma quelli che lo costringono alla lotta con tutto il suo fuoco sono come impeti creativi. Insegnano gli antichi saggi: “Evocate l’ora della battaglia; non evitate gli ostacoli”. Chi evade non si salva, pospone soltanto. Chi non teme di partecipare al moto eterno e infinito può veracemente configurarsi in un guerriero. La sua prontezza e la pressione esercitata dal ritmo lo trasporteranno nello splendore del Cosmo. Segnatevelo: indugi e paura sbarrano le vie allo spirito.

41 - La collaborazione delle forze cosmiche, una volta acquisita, avvicina alla fonte dell’energia atomica. La scienza potrebbe raggiungere la tensione di questa energia, se solo la coscienza esplodesse. Molto si può trarre dalle complesse
combinazioni cosmiche. I concetti terreni sono o coniati in modo uniforme o viziati di pregiudizi. Siate in comunione con l’Infinito, siatene parte, siate parte di tutta la bellezza dell’energia universale. Non Ci stancheremo di riproporvi l’energia dell’Infinito. Quando il genere umano capirà le scintille di Fohat e accetterà le innumerevoli manifestazioni della materia non ancora dotata di coesione, nuove formule saranno espresse. Metà delle manifestazioni delle forze cosmiche attendono l’uomo nell’Eternità. Perché non usare tutti i poteri della radioattività e le miriadi di raggi! Ciò che questo pianeta deve ancora estrarre dalla Fonte primaria è reso evidente dal concetto di Infinito. Le proprietà dei fuochi cosmici lo hanno stratificato e permeato; e l’uomo, come un mago, può dirigere il proprio potere magnetico a suo piacimento. Può tendere il proprio impegno e lanciare la propria energia psichica nello Spazio. La chiarezza di pensiero sospinge in questa direzione. Noi non parliamo di formule magiche, ma vogliamo avviare lo spirito dell’uomo verso possibilità illimitate. Credere che tutto sia illusorio finisce per limitare l’espressione di sé. La cosmogonia e l’astrochimica sono scienze pratiche quanto la geografia e la storia. Se solo sapeste ciò che i Grandi hanno visto, capireste l’immensità della materia non concatenata. Non templi misteriosi, ma il Sacramento dell’Infinito!

martedì 19 luglio 2011

i segni del Cristo

I Segni del Cristo (N.Rerikh)

     La Stella di Allahabad indicava la via. E così visitammo Sarnath e Gaya. Ovunque vedemmo profanata la religione. Sulla via del ritorno, sotto la luna piena, occorse il memorabile detto del Cristo.
     Durante la marcia notturna la guida smarrì la strada. Dopo averlo cercato, trovai il Cristo seduto su una duna di sabbia intento a guardare le sabbie inondate dal chiaro di luna.
     Gli dissi: “Abbiamo perso la strada. Dobbiamo attendere l’indicazione delle stelle”.
     “Rossul M., che cos’è una strada per Noi, quando il mondo intero Ci attende?”
     Poi, presa la Sua canna di bambù, tracciò un quadrato attorno all’orma del Suo piede, dicendo: “In verità, dico, con piedi umani”.
     E, premuto il palmo, circondò anche quello con un quadrato: “In verità con mani umane”.
     Fra i quadrati disegnò la figura di un pilastro sormontato da un arco. 

     Disse: “Oh come l’Aum dovrà penetrare nella coscienza umana! Ho qui tracciato un pistillo con sopra un arco, e ho posto le basi in quattro direzioni. Quando coi piedi e con le mani l’uomo avrà eretto il Tempio in cui fiorirà il pistillo posto da Me, allora lasciate che i Costruttori passino pure per la Mia Via. Perché dovremmo attendere la via, se Ci sta dinanzi?”. Quindi, levatosi, cancellò con la canna ogni segno.
     "Quando il Nome del Tempio sarà pronunciato, l’iscrizione affiorerà. In ricordo della Mia costellazione, il quadrato e nove stelle splenderanno sul Tempio. Il segno del piede e della mano sarà inciso sulla Pietra d’Angolo”.
     Così parlò Egli Stesso, alla vigilia della luna nuova.
     E il calore del deserto era grande.

(Sui Crocevia d'Oriente, E.Rerikh)


    258 - Noi affermiamo la realizzazione “con le mani dell’uomo”. Perché insistiamo sulla necessità di agire con le mani? Sembrerebbe più semplice aggiungere alcune energie sottili alle possibilità umane. Ma, ripeto, il nocciolo della questione sta nella coscienza. Fintanto che le energie sottili non sono comprese non giovano. L’energia non realizzata coscientemente può persino essere distruttiva; come un elemento sfrenato, può demolire i dintorni. In vero la comprensione è già quasi padronanza, ed è già commensura. Finché il genere umano non intenderà la sostanza dell’energia, è essenziale insistere sul principio: “Con le mani dell’uomo”.
    Noi non diminuiamo le possibilità, anzi provvediamo un’uscita dalle condizioni attuali. È tempo di accettare l’Incircondabile, la catena di energie indescrivibili così prossime a noi. Se il sale è sulla tavola, non è detto che lo si sia già gustato. (Agni Yoga)

martedì 5 luglio 2011

energia psichica - fonte primaria (Agni Yoga)

 Elena Ririkh

462 — Notate che all’energia psichica occorre un istante di libertà prima di agire. È necessario, per così dire, allentare le redini terrene per consentirle di unirsi alla Fonte Primaria. Sarebbe un errore gettare d’improvviso l’energia all’opera con impulsi terreni. Bisogna piuttosto segnarle un cammino, consolidando il legame con il Mondo Superiore: e questa omunione non sopporta comandi. Così non si costringe un piccione a volare, ma semplicemente lo si lascia libero, poiché sa dove andare. Nello stesso modo bisogna sprigionare l’energia psichica dalla gabbia della vita incarnata, allora si forma all’istante un legame magnetico.
Molti a questo proposito parlano di concentrazione, ma ciò presuppone uno stato di tensione, mentre quel che occorre è semplicemente liberare l’energia, che subito passa all’azione. Occorre pochissimo tempo per liberarla, meno di un secondo. Per prima cosa, dunque, liberate il rigioniero.
Molte favole narrano di un’entità poderosa e invisibile.

468 — Ricordiamo bene le qualità dell’energia psichica. Quando cominciano a osservare l’energia psichica, gli uomini di frequente dimenticano le sue proprietà primarie. Con le loro abitudini rendono complesse anche le ricerche più semplici. L’immediatezza è una qualità fondamentale dell’energia psichica, eppure gli uomini sono abituati a supporre che un pensiero prolungato sia più forte. In tal modo perdono di vista il fatto che il pensiero trascende il tempo.
Del pari trascurano di considerare che se il pensiero è prolungato entrano in attività molte emissioni mentali di varia natura. Quando si prolunga il pensiero il punto focale del messaggio va smarrito. L’immediatezza insegna che un breve impulso di pensiero è conforme alla natura essenziale dell’energia psichica.
Ma la rapidità di pensiero è una capacità da coltivare. Non solo la brevità, ma anche l’intensità del pensiero va armonizzata con l’emissione di energia psichica.

470 — L’energia psichica, come il cuore, non conosce riposo. L’attività del cuore non può arrestarsi che per brevi istanti, e anche il fluire dell’energia è incessante. Il cuore non è necessario, in senso fisico, durante il soggiorno nel Mondo Superiore, ma la corrente dell’energia psichica non può mai interrompersi. La costanza è dunque un’altra qualità fondamentale dell’energia. La forza motrice dell’energia è il moto a spirale dell’Universo intero. Si scorgono gloriose architetture nella totale armonia delle innumerevoli correnti di energia.

474 — L’energia psichica è chiamata anche “magnete”, e questa definizione ha molto di vero.
Certo la legge di attrazione e repulsione reagisce in modo speciale sull’energia psichica. Senza la cooperazione di quell’energia sarebbe impossibile osservare le proprietà positive e negative. Perciò, se si vuole insistere sulla capacità attrattiva dell’energia psichica è perfettamente adatto ricorrere alla similitudine del magnete.

479 — Certo è necessario riconoscere l’universalità dell’energia, altrimenti l’ignorante l’attribuirebbe solo all’uomo: sarebbe di nuovo una sminuizione.
La capacità di contenere si deve ampliare al punto da percepire il Respiro cosmico sia in basso che in alto.